Tra Val Cavallina e Val Seriana

Per chi cerca lavoro: il posto di custode del santuario del Colle Gallo è vacante

Dallo scorso 31 marzo nessuno si prende cura direttamente del luogo: garantito regolare contratto retribuito e alloggio gratuito

Per chi cerca lavoro: il posto di custode del santuario del Colle Gallo è vacante
Pubblicato:

È il santuario che protegge i ciclisti, ma a lui chi lo protegge? Parliamo della chiesetta della Madonna della Neve, a 763 metri d’altezza tra Val Seriana e Val Cavallina, costruita nel 1695 sul Colle Gallo di Gaverina Terme, con una scritta in bella vista sulla parete frontale: “Madonna dei Ciclisti”. Ma dal 31 marzo scorso il santuario del Colle Gallo è senza custode dopo che per 10 anni c’era stata Silvia Pasini: la pandemia ha costretto alla sospensione di tutte le attività di ricezione, in particolare quelle legate al chiosco e alla tradizionale sagra estiva in memoria dell’apparizione della Madonna del Buon soccorso, nel 1690.

Cambierà qualcosa, nel 2021? La parrocchia di San Vittore ha pubblicato in questi giorni un volantino per la ricerca di un nuovo custode del santuario. Si deve occupare di gestore il chiosco da aprile ad ottobre, accogliere i pellegrini, fare le pulizie e tenere in ordine chiesa, locali e verde circostante. Oltre che di dare supporto alle finzioni liturgiche. La paga c’è, il contratto regolare pure: bisogna prendere dimora nell’appartamento in loco, in comodato d’uso gratuito ad esclusione delle spese di riscaldamento, corrente, acqua e telefono, come raccontato oggi da L’Eco di Bergamo.

Chi fosse interessato a farsi avanti, può inviare una mail all’indirizzo gaverina@diocesibg.it, specificando i propri dati personali, il recapito telefonico, le esperienze lavorative e le eventuali disponibilità.

Cosa c’è all’interno. Da non perdere c’è il piccolo museo Sala dei Ricordi dei Ciclisti, dove sono raccolti cimeli, trofei, fotografie e anche le maglie di molti campioni delle due ruote. Ovviamente non mancano loro, le biciclette, tra cui alcuni modelli che portano il segno del tempo e che oggi sono veri e propri pezzi cult. Il luogo, insieme alle salite e discese del Colle Gallo, è testimone dell’abituale passaggio di gare di alto livello, come la Gran fondo Felice Gimondi, il Giro di Lombardia e, più di una volta, il Giro d’Italia (l’ultima volta nel 2009).

Seguici sui nostri canali