siamo pronti

Per il Milano-Cortina 2026 le imprese bergamasche si attrezzano: una su cinque è già al lavoro

Secondo il report di Confcommercio, Bergamo conosce bene i vantaggi dei Giochi: il 20% delle aziende ha iniziato a prepararsi

Per il Milano-Cortina 2026 le imprese bergamasche si attrezzano: una su cinque è già al lavoro

Le imprese bergamasche non vogliono restare indietro: in vista dei Giochi Milano-Cortina 2026, quasi una su cinque ha già avviato iniziative specifiche per farsi trovare pronta, pur non essendo la provincia direttamente coinvolta nelle gare. Una risposta che mostra quanto anche il nostro territorio voglia sfruttare ogni occasione, soprattutto ora che i flussi turistici e l’attenzione internazionale iniziano a muoversi verso la Lombardia.

È quanto emerge dall’indagine realizzata da Confcommercio Bergamo insieme a Format Research, che ha analizzato come sta reagendo il tessuto economico del territorio.

Conosciamo i vantaggi

«Un’impresa bergamasca su cinque ha seguito con grande interesse l’avvicinamento ai Giochi, ritenendo di poterne trarre dei benefici, sia diretti che indiretti – ha detto Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo -. Un segnale molto positivo. Una buona parte di queste imprese ritiene che i vantaggi arriveranno soprattutto da una maggiore visibilità internazionale e dal potenziamento dei servizi logistici e culturali; una quota li associa a un possibile incremento dei turisti, mentre solo una parte più ridotta confida nell’attivazione di nuove collaborazioni capaci di generare valore aggiunto. Inoltre, l’evento potrà fungere da volano per una maggiore attrattività futura».

I benefici diretti e indiretti

Secondo lo studio, il 78% delle imprese bergamasche conosce le opportunità legate ai Giochi, e il 20% segue il tema in modo attivo, partecipando a incontri, webinar e appuntamenti di formazione. Le aspettative non mancano: molte imprese puntano sul ritorno di immagine a livello internazionale, altre sul potenziamento della logistica, altre ancora sull’arrivo di nuovi visitatori e possibili collaborazioni.

Cosa stanno facendo le imprese

Il movimento è già iniziato. Anche le imprese del commercio e dei servizi, oltre a quelle più sensibili al tema come quelle turistiche, sono preparate: nel complesso quasi l’80% delle imprese del terziario conosce le opportunità offerte dalla manifestazione olimpica. Tra le aziende che hanno deciso di prepararsi, il 45% sta lavorando all’avvio di partnership con altre imprese, il 21% prevede nuove assunzioni, il 13% investe in nuovi canali digitali e il 12% sta procedendo con ampliamenti e ristrutturazioni degli spazi aziendali.

Anche qualche preoccupazione

Non tutto, però, è roseo. Più della metà delle imprese interpellate (54%) indica almeno un ostacolo da affrontare. In cima alla lista l’aumento dei costi delle materie prime (23%), la difficoltà nel reperire personale qualificato (15%) e le infrastrutture non ancora adeguate (15%). Seguono l’incertezza organizzativa (12%) e il timore di una concorrenza eccessiva (6%).

Le aziende bergamasche hanno le idee chiare sul tipo di supporto necessario: incentivi economici e agevolazioni fiscali (52%), informazioni tempestive sui bandi disponibili (37%), supporto concreto nell’accesso ai progetti e ai finanziamenti (33%), formazione del personale (20%) e occasioni di networking (19%).

In ogni caso, un’opportunità

Nonostante le preoccupazioni, la sensazione generale data dal report di Confcommercio sembra essere che Milano-Cortina 2026 possa funzionare da vero volano. Molte imprese vedono nei Giochi non solo un’occasione immediata, ma un trampolino verso una maggiore attrattività futura. E l’indagine lo conferma: il territorio bergamasco, pur non essendo sede di gara, si sta muovendo come se lo fosse.