l'annuncio

Piano di sviluppo rurale lombardo: sostegno alle imprese e Bergamo-Brescia Capitali della Cultura

L'assessore regionale Rolfi ha presentato il programma, ribadendo l'attenzione alle difficoltà dopo la pandemia e alla valorizzazione dei prodotti del territorio

Piano di sviluppo rurale lombardo: sostegno alle imprese e Bergamo-Brescia Capitali della Cultura
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«L'agricoltura lombarda è leader in Italia, vuole continuare a esserlo e, dopo un anno, il 2021, di investimenti, intende creare le condizioni per rafforzarsi». Lo ha sottolineato oggi (martedì 28 dicembre) l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi, durante la conferenza stampa di fine anno all'Ufficio territoriale regionale di Brescia.

«Regione Lombardia - ha ricordato l'assessore - ha continuato ad anticipare, sotto forma di prestito, gli anticipi di Politica agricola comune interessando ben 28 mila aziende». Il Pirellone ha già iniziato la programmazione del Piano di sviluppo rurale (Psr) 2021-2022, collocandoci quindi tra le sole 5 Regioni italiane che hanno avviato il percorso di programmazione, con 45 mila aziende agricole attive sul territorio.

In quest'ultimo anno sono stati stanziati fondi per l'agricoltura, per i consorzi e anche 5 milioni per il miglioramento delle dotazioni tecnologiche degli istituti agrari statali. A questi fondi si aggiunge anche l'approvazione della legge regionale 21 sull'agricoltura urbana, la cosiddetta "vertical farm", così come i 20 milioni stanziati per le foreste di pianura. All'interno della politica di sostegno alle filiere e ai comparti, anche a seguito dei disagi legati alla pandemia, c'è stato l'avvio del bando indigenti denominato “Io mangio lombardo” che ha messo a disposizione 2,5 milioni per l'acquisto di Dop lombarde da destinare a famiglie in difficoltà economica, sostenendo al tempo stesso il comparto della caseificazione.

Con l'Arest (Accordo di rilancio economico sociale e territoriale) sono stati inoltre stimolati progetti per 75 milioni totali riguardanti caseifici, agrumeti, bosco-legno e altre filiere economiche dei della montagna. Per quanto riguarda gli abbattimenti di cinghiali, una delle prime delibere del 2022 – ha annunciato Rolfi - sarà relativa alla possibilità, per gli agricoltori danneggiati, non solo di intervenire direttamente ma anche di delegare a tal fine i cacciatori che fanno controllo. Nel 2021 si registrano 1.780 capi abbattuti a Bergamo, con un totale di 10.061 in Lombardia.

Un capitolo importante è rappresentato anche dalla Pac 2023-2027, con bandi all'insegna della sostenibilità ambientale imposta dalla Ue: «Regione Lombardia perderà, alla luce delle decisioni comunitarie, circa 150 milioni, con danni maggiori all'agricoltura intensiva – ha commentato l'assessore -. Contro questa situazione ci siamo opposti e continueremo a batterci, ottenendo già misure per il settore del riso e per la zootecnia. Ci siamo attivati per aumentare le risorse per i giovani, al fine di garantire il ricambio generazionale in agricoltura».

Rolfi ha poi sottolineato come il mondo agricolo rischi molto per l'aumento dei costi delle bollette, mentre in sede europea sarà sollevato il tema degli arretrati, anche del 2017, non corrisposti ai Consorzi di difesa, la cui tenuta è fortemente a rischio, per i mancati pagamenti da parte di Agea. Infine, a partire subito da gennaio, sarà avviato un tavolo con Bergamo e Brescia per l'importante appuntamento di Capitali della Cultura nel 2023

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