I dati

Più forza lavoro a disposizione ma aumenta il tasso di disoccupazione a Bergamo

Report della Camera di Commercio. Diminuisce invece il tasso di disoccupazione nella fascia d’età tra 15 e 34 anni. Aumenta il tasso di attività femminile

Più forza lavoro a disposizione ma aumenta il tasso di disoccupazione a Bergamo
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Il valore medio annuo del 2021 delle forza lavoro in provincia di Bergamo si avvicina al mezzo milione di unità ed è in salita rispetto all’anno precedente: sono infatti aumentati sia il numero degli occupati sia, soprattutto, di coloro che sono in cerca di occupazione. A evidenziarlo sono i dati diffusi oggi (giovedì 12 maggio) dalla Camera di Commercio di Bergamo, basati sui numeri rilevati dall'Istat.

La forza lavoro include sia le persone occupate sia quelle attivamente in cerca di lavoro, mentre la popolazione attiva è invece definita come l’insieme di persone di 15 anni o più. L’aumento della forza lavoro spiega la crescita del tasso di attività (67,9 per cento) nella fascia di età 15-64 anni. «Il 2021 ha visto il mercato del lavoro muoversi verso andamenti più naturali rispetto al periodo pandemico che l’aveva fortemente alterato - ha commentato il presidente Carlo Mazzoleni -. L’affacciarsi di nuove forze di lavoro non è stato completamente assorbito dal mercato, cosa che ha fatto salire il tasso di disoccupazione, tuttavia è positivo osservare che l’opposto è avvenuto nelle fasce di età più giovani. Da rimarcare inoltre l’aumento del tasso di attività femminile che si distacca così nettamente dalla media italiana, pur non raggiungendo ancora quella lombarda».

forze di lavoro
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Il numero medio degli occupati infatti nel 2021 è salito rispetto all’anno precedente a 475.400 unità, ma non tocca ancora il picco raggiunto nel 2019. Anche il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni, ovvero il rapporto tra occupati e popolazione attiva, sale leggermente al 65,5. L’area degli inattivi scende invece a 448,3 mila unità. Posto che il numero delle persone in cerca di occupazione è aumentato in misura maggiore rispetto alle forze di lavoro, il tasso di disoccupazione si alza al 3,5 per cento, lo stesso valore registrato nel 2019. Nel 2021 è scesa peraltro all’11,3 per cento la disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni ed è diminuito al 2,6 per cento anche il tasso riferito alla fascia di età tra 25 e 34 anni. La disoccupazione, che è aumentata maggiormente tra le donne (+0,9 punti) rispetto agli uomini (+0,2), si conferma comunque su livelli nettamente inferiori rispetto non solo all’Italia, ma anche alla media lombarda.

La risalita del tasso di attività (rapporto tra popolazione attiva e popolazione in età lavorativa) è dovuta alla forte ripresa della componente femminile (+2,9 punti), in parte smorzata dalla diminuzione della componente maschile (-1,3 punti). Con questo movimento il tasso di attività femminile bergamasco si avvicina a quello lombardo, pur rimanendo al di sotto di questo, come storicamente succede. Il tasso di attività femminile è cresciuto anche in Italia e in Lombardia, ma in misura meno netta rispetto a Bergamo. Il tasso di attività maschile bergamasco, invece, si è mosso in controtendenza ai corrispondenti italiano e lombardo, i quali sono appunto aumentati. Riguardo l’occupazione per posizione lavorativa, il lavoro dipendente rimane stabile sul livello medio del 2020, mentre è il lavoro indipendente a guadagnare terreno con 3 mila posizioni in più.

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