Allarme rosso

Profonda crisi per gli apicoltori, produzione giù del 70 per cento: «Sostegni necessari»

Un vero e proprio crollo, causato principalmente dalle condizioni climatiche degli ultimi mesi. La richiesta di aiuto degli apicoltori bergamaschi

Profonda crisi per gli apicoltori, produzione giù del 70 per cento: «Sostegni necessari»
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Profonda crisi per gli apicoltori bergamaschi e di tutta la Lombardia. Quest'anno, infatti, si è verificato un crollo nella produzione del miele, ufficialmente pari al meno settanta per cento, ma la percentuale potrebbe essere perfino superiore.

Una situazione drammatica, considerando che «l'84 per cento delle specie vegetali e il 76 per cento della produzione alimentare in Italia dipende dall'impollinazione a opera delle api domestiche e selvatiche», come hanno sottolineato Larissa Meani e Claudio Vertuan - presidenti rispettivamente di Apilombardia e dell'Associazione Apicoltori Lombardi - a L'Eco di Bergamo.

Il cambiamento climatico tra le principali cause

Ma a cosa è dovuto questo notevole calo nella produzione? La causa principale è proprio la questione meteorologica e le condizioni climatiche che si sono avvicendate nei mesi scorsi: prima la siccità straziante, poi il freddo, seguito da pioggia in quantità eccessive. Tutti elementi che hanno contribuito attivamente a segnare la profonda crisi di un settore che vede registrate ufficialmente un centinaio di imprese, ma che se si contano hobbisti e autoproduzione si toccano i settecento apicoltori, che si prendono cura di quasi ventimila alveari.

Particolarmente penalizzati sono il miele di acacia e il classico millefiori, si ripongono speranze in quello di castagno. Oltre alla carenza di prodotto, gli apicoltori hanno infatti dovuto fare i conti con api ridotte alla fame, attivandosi per supportarle con nutrizioni di soccorso per evitare una moria generale.

Importante e indispensabili, sottolineano i presidenti, gli interventi a sostegno di questo settore dove i costi impennano ma i guadagni scarseggiano. Per questo motivo l'Associazione Apicoltori Bergamaschi, guidata da Alberto Parolini, si è rivolta a Regione Lombardia chiedendo in commissione Agricoltura un aiuto concreto in termini di sostentamento per sopperire alla mancata produzione. La richiesta è stata avanzata, ora non resta che attendere.

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