gli aiuti economici della regione

Rilancio Lombardia, erogati oltre 22 milioni: a Bergamo circa 2 milioni di contributi

La Bergamasca è la terza provincia per volume di contributi già accreditati sui conti correnti dei beneficiari, così come è terza per numero di domande analizzate e liquidate, in totale 1.246

Rilancio Lombardia, erogati oltre 22 milioni: a Bergamo circa 2 milioni di contributi
Pubblicato:
Aggiornato:

Sono oltre 15 mila le domande prese in carico e processate, ossia chiuse, dalla Regione nell’ambito del pacchetto di aiuti previsti dall’Avviso 1 di «Si (Sostegno imprese) Lombardia», rientrante nel più ampio piano di contributi del «Rilancio Lombardia» destinati ad integrare i ristori statali a favore delle microimprese e dei lavoratori autonomi senza partita Iva, rimasti esclusi dai decreti Ristori. Del totale delle domande, ben 1.246 arrivano dalla Bergamasca, che risulta essere la terza provincia lombarda per volume di contributi già accreditati sui conti correnti dei beneficiari: in totale 1.844.000 euro.

Nella nostra provincia, in particolare, chi ha ottenuto il maggior numero di sostegni, per un importo pari a 457.500 euro, risultano essere gli artigiani; seguono i settori del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, che hanno beneficiato di 330 mila euro, e le aziende di trasporto, con 326 mila euro. Il comparto bergamasco che ha ricevuto il minor importo di contributi risulta essere quello legato ai negozi non alimentari che si trovano nei centri commerciali, i quali hanno beneficiato ad oggi di 28.500 euro. In base agli ultimi dati resi noti da Regione Lombardia, gli indennizzi già erogati tramite bonifico bancario ammontano a 22.375.500 euro. Per le partite Iva individuali, i cosiddetti lavoratori autonomi (i cui codici Ateco sono gli stessi già indicati per le microimprese) i bandi si apriranno invece l’11 gennaio e si chiuderanno il 15 gennaio.

Per il momento, in testa alla classifica delle province con il maggior importo di contributi erogati si piazza Milano, con un totale di 10 milioni 667 mila euro di indennizzi stanziati. A farla da padrone la fetta dedicata ai trasporti, ben 6 milioni 561 mila euro; molto distanziata, la finestra riservata agli artigiani e ai servizi alla persona (964.500 euro), seguita da quella dedicata al turismo (882.500 euro). Brescia è invece la seconda provincia in cui si registra il maggior numero di contributi erogati, pari a 2 milioni 321 mila euro, con una maggiore concentrazione di aiuti per i titolari di microimprese del settore del commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature (526.500 euro), seguita dagli artigiani e dai servizi alla persona (478.500 euro).

Per quanto concerne il numero delle domande di contributo esaminate, processate e liquidate è sempre la provincia di Milano a farla da padrone, con 7.154 richieste. Seguono Brescia con 1.575) domande e, appunto, Bergamo con 1.246. Intanto domani (mercoledì 16 dicembre) si chiuderà l’avviso 1 bis, che ha coinvolto microimprese con altri codici Ateco relativi a filiere produttive che maggiormente stanno soffrendo la crisi economica causata dalla pandemia. «I dati dei pagamenti già effettuati – sottolinea il presidente Attilio Fontana - confermano che stiamo lavorando in maniera efficiente per mantenere gli impegni assunti. In cinque giorni lavorativi la nostra piattaforma ha consentito l’ordinata presentazione di quasi 20 mila domande: abbiamo evitato la solita procedura a sportello, con le caratteristiche nefaste del click-day, e nessuna domanda presentata correttamente è stata rifiutata».

«Voglio evidenziare – conclude il governatore – che non abbiamo chiesto di allegare alcuna documentazione relativa ai dati già in possesso anche delle altre amministrazioni, con cui stiamo stipulando accordi di condivisione delle relative banche dati per fare i controlli successivamente all’erogazione dei sussidi. Oltre 13 mila bonifici eseguiti in appena due settimane lavorative sono la conferma dell’impegno ad aiutare chi ha sofferto a causa della crisi economica».

Seguici sui nostri canali