Decreto flussi

Rimandato il click day per assumere lavoratori stranieri, Cisl Bergamo: «Quote insufficienti»

Per il 2024 sono previste 151 mila posti per l'ingresso nel nostro Paese, il sindacato chiede integrazione e formazione professionale

Rimandato il click day per assumere lavoratori stranieri, Cisl Bergamo: «Quote insufficienti»
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Rimandato di oltre un mese il click day, ovvero il termine per la presentazione delle domande per far entrare e assumere in Italia lavoratori stranieri, nell’ambito delle 151mila quote autorizzate dal Governo per il 2024 con il Decreto flussi.

Le regole del click day

Un decreto del Presidente del Consiglio ha infatti modificato il calendario, inizialmente in programma il 5, il 7 e il 12 febbraio, per le diverse tipologie di lavoratori:

  • dalle 9 del 18 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori subordinati, non stagionali, cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia;
  • dalle 9 del 21 marzo potranno essere inviate le domande per gli altri lavoratori subordinati non stagionali (anche del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria);
  • dalle 9 del 25 marzo potranno essere inviate le domande per i lavoratori stagionali.

Poche quote in rapporto alla domanda

«Il decreto flussi varato a settembre 2023 – ha ricordato Candida Sonzogni, segretaria provinciale di Cisl Bergamo - ha previsto una quota complessiva di ingressi di lavoratori stagionali e non pari a 452mila persone sul triennio 2023 - 2025, con la seguente suddivisione: 136mila per il 2023, 151mila per il 2024 e 165mila per il 2025. Per il 2023, l’analisi dei dati ci mostra evidente la sperequazione tra le istanze presentate e le quote disponibili, tanto più che l’estensione dei settori merceologici e lavorativi interessati dal decreto ha fatto emergere ulteriormente le esigenze del mercato del lavoro».

In Bergamasca, i flussi l'anno scorso hanno portato 674 lavoratori, per domande superiori di quasi dieci volte. Anche se a gennaio 2024 sono state riassegnate 206 quote, la situazione per il sindacato si fa emergenziale, soprattutto nel settore dell’assistenza domestica, dove a fronte di 3.210 richieste di ingresso ne sono state assolte solo duecento. Negli anni, la quota di ingresso legati ai flussi è sempre stata in crescita (dai 181 del 2020 ai 674 dello scorso anno), ma assolutamente inferiore alle domande e insufficiente per le necessità.

Disponibilità esaurite in pochi minuti

Secondo le informazioni della Cisl nel 2023, all’apertura dei canali di invio telematico delle istanze, sono bastati pochi minuti per esaurire le disponibilità. All’apertura dei flussi per il lavoro di assistenza familiare, sono bastati tre minuti e qualche secondo per saturare le quote programmate. Per le richieste riguardanti il lavoro dipendente non domestico, sono bastati cento secondi e il sistema aveva esaurito le disponibilità.

«Il mercato del lavoro bergamasco – ha dichiarato Danilo Mazzola, componente di segreteria alla Cisl di Bergamo - ha necessità di più lavoratori immigrati, rispetto agli attuali 83.014 immigrati (dati Inps 2022) che lavorano nella nostra provincia. Mancano all'appello quasi 85milagiovani, rispetto ai lavoratori adulti presenti a Bergamo. Le politiche contro la denatalità, se messe in campo oggi, avranno i primi benefici forse tra quindici o vent'anni, mentre a oggi l'unica soluzione è affidarsi al lavoro degli immigrati. Va cercato un equilibrio tra un'accoglienza solo assistenziale e le necessità di nuova forza lavoro, con processi di integrazione ed attività di formazione professionale».

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