Rinascimento Bergamo va avanti: ancora 20 milioni per le imprese
Programma che unisce pubblico, privato e terzo settore. Vignola (Cesvi): «Massimo supporto informativo e progettuale: un nostro team è a disposizione dei richiedenti»
Un messaggio con una valenza finanziaria, di rilancio economico, ma non solo. Oltre alla spinta concreta c'è quella motivazionale, la valenza sociale di ripartire insieme, di un’ulteriore rete di sicurezza, oltre a quelle fornite dal Governo, e di un plus di efficienza e competività, rivolto al futuro, quando la messa in sicurezza non è più in discussione. Il Programma Rinascimento Bergamo è questo e anche di più: strumento di sostegno per aiutare le piccole imprese di Bergamo città ad affrontare le spese sostenute durante il lockdown e gli investimenti necessari alla ripartenza, unisce pubblico, privato e terzo settore. Parte dal Comune di Bergamo, che ha istituito un fondo di mutuo soccorso, e dalla disponibilità di Banca Intesa a finanziarlo; ma trova in Cesvi, organizzazione umanitaria che opera da 35 anni in Italia e nel mondo, dopo aver fornito importanti aiuti agli ospedali e alla popolazione anziana di Bergamo, un partner di primo piano per seguire la gestione e l’erogazione dei contributi, a fondo perduto e non, e delle relative attività di monitoraggio e rendicontazione.
Tre i bandi di finanziamento: Spese inderogabili, Michelangelo (sostenere le imprese nello sviluppo di progetti di adeguamento e consolidamento delle attività esistenti), su cui sono stati allocati 3,2 milioni a fondo perduto e 5 a prestito d'impatto (con tassi d'interesse estremamente bassi) e Raffaello (innovazione e riorganizzazione dei modelli di servizio o prodotto), 3,2 milioni a fondo perduto e 10 milioni a prestito d'impatto. «Il primo, più diretto è semplice, è andato molto bene - spiega Roberto Vignola, vice direttore Cesvi -: metteva a disposizione 1.500 euro a fondo perduto per ogni microimpresa. Sono state ricevute 2.806 domande, di cui 2.480 ritenute idonee ai requisiti e finanziate, per un totale di 3,7 milioni di euro erogati. C’è stata un po’ più di difficoltà invece a comprendere le iniziative Raffaello e Michelangelo, che necessitano un minimo di riflessione e progettualità che le microimprese non hanno avuto abbastanza modo di fare. Per questo stiamo cercando di fornire il massimo supporto informativo alle imprese interessate». Per chiarimenti o per fissare una consulenza on line per farsi aiutare nella presentazione delle domande è attivo il Numero Verde 800 694 924; si può prendere appuntamento anche attraverso il sito rinascimentobergamo.it.
Interessante la specifica delle principali attività finanziate nel bando Spese inderogabili: commercio al dettaglio e ristorazione. «Per far capire come potersi candidare proficuamente e rapidamente a Michelangelo e Raffaelo - aggiunge Vignola - forniamo i modelli delle imprese già finanziate da questi bandi: si tratta di case history replicabili, grazie al sostegno in fase di stesura del progetto di un nostro team dedicato».
La campagna di divulgazione del programma è stata curata da Pernice Comunicazione. Una curiosità, in questo senso: dal fine settimana dello Sbarazzo (11-13 settembre) ha cominciato per il centro un info-point mobile di Rinascimento Bergamo allestito in un Ape car. Si tratta della prima uscita del motocarro (simbolo dell’Italia semplice che produce) brandizzato: ne seguiranno altre, in occasioni di eventi di richiamo.