Rincari di luce e gas, i consigli di Adiconsum per risparmiare in bolletta
Venerdì 1 aprile scatterà l'aggiornamento trimestrale delle tariffe riguardanti il mercato tutelato dell’energia
Venerdì 1 aprile scatterà un nuovo aggiornamento delle tariffe del mercato tutelato dell’energia e i consumatori temono ulteriori aumenti in bolletta. E in molti, per mettersi al riparo dai rincari, stanno valutando il passaggio al mercato libero dell’energia; ma in questo modo si risparmia effettivamente?
«Molto dipende dalla tipologia di contratto che si è sottoscritto e dunque dalle tariffe con cui si paga l’energia – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Secondo diverse analisi il mercato libero consente di risparmiare se si riesce a cogliere la migliore tariffa disponibile, in relazione ai propri consumi». Così, Adiconsum ha deciso di stilare una serie di consigli e di suggerimenti utili per abbassare i costi delle bollette luce e gas.
Passare al mercato libero dell’energia e del gas naturale
Il passaggio al mercato libero dell’energia e del gas naturale avviene in modo del tutto gratuito, e senza che si verifichi alcuna interruzione della propria fornitura. Non sarà neanche necessario sostituire il contatore. Adiconsum consiglia di fare la foto dei consumi in sede di passaggio, per verificare la giusta presa in carico dei dati registrati sul contatore. In merito alla parte burocratica, ad occuparsene sarà il nuovo gestore scelto: l’onere più grande che graverà sull’utente domestico, dunque, consiste nella scelta della nuova offerta luce e gas da sottoscrivere.
Confrontare le offerte luce e gas con un comparatore
Il modo migliore per riuscire a individuare l’offerta del mercato libero che conviene di più consiste nella comparazione tra le offerte, tramite l’utilizzo di tool (come quello messo a disposizione dal portale offerte di Arera). Si tratta di strumenti gratuiti che permetteranno di capire quanto si potrà risparmiare in un anno rispetto al prezzo della maggior tutela sul costo della materia prima.
Come funziona, dunque, il mercato tutelato e cosa cambia rispetto al mercato libero? In pratica, mentre nel mercato tutelato i prezzi cambiano ogni 3 mesi e vengono fissati da Arera, nel mercato libero, il prezzo viene stabilito dal singolo fornitore: ecco perché il confronto tra le offerte risulta essenziale. Nel momento in cui si effettua un’analisi di tipo comparativo, inoltre, si possono effettuare delle simulazioni reali, inserendo i propri dati di consumo.
Scegliere le offerte dual fuel con prezzo bloccato
In base alle ultime disposizioni introdotte dallo Stato, il mercato libero diventerà obbligatorio per tutti a partire dall’1 gennaio 2024, quindi c’è ancora tempo per cambiare. Tuttavia, il momento attuale rappresenta quello giusto per cambiare in quanto i prezzi della maggior tutela sono diventati poco convenienti un po’ per tutti. Le famiglie che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio economico possono usufruire degli interventi statali, quali i bonus sociali luce e gas, di recente è stato alzato a 12.000 il parametro Isee.
La soluzione migliore per qualsiasi tipologia di utente domestico consiste, dunque, nello scegliere una delle promozioni luce e gas del mercato libero. Oltre al prezzo dell’offerta in sé, ci sono anche altri fattori che contribuiscono a rendere una promozione più conveniente rispetto alle altre:
- Il prezzo bloccato della materia prima, per un periodo minimo di 12 mesi (oggi ci sono anche offerte con prezzo fisso per un periodo di 24-36 mesi)
- Le attivazioni in modalità dual fuel, ovvero la scelta di una fornitura di gas e luce con lo stesso gestore: in questo modo si riusciranno a ottimizzare le spese mensili, sia in termini pratici, sia economici
- Scegliere sempre gestori strutturati ed affidabili soprattutto è importante che le bollette siano trasparenti e basate su consumi reali
- Anche chi si trova già nel mercato libero può tentare di contrattare col proprio gestore un’offerta più vantaggiosa a prezzo bloccato
- Farsi mandare l’offerta scritta prima di sottoscrivere per valutare meglio quanto viene proposto magari con l’ausilio di un’associazione dei consumatori
- C’è comunque il diritto di ripensamento nei 14 giorni se il contratto viene stipulato fuori dai locali