Rincari energetici, bel problema per la Carrara: i costi maggiori sono per la conservazione delle opere
Gori, rispondendo a un'interrogazione, sottolinea come l'Accademia non possa tagliare il consumo della climatizzazione
Il tema dei pesantissimi rincari energetici non riguarda solamente aziende e famiglie, ma anche le Amministrazioni, che stanno ricevendo bollette maxi e, in molti casi, faticano a trovare fondi per pagarle. Anche per questo motivo, in molti Comuni si sta pensando a un taglio dei consumi. Nei giorni scorsi, il consigliere d'opposizione Luca Nosari (Bergamo Ideale) ha presentato due interrogazioni al riguardo.
La prima riguardava le luminarie natalizie: Nosari chiedeva alla Giunta se non fosse il caso di non installarle per quest'anno. Un'opzione che, come spieghiamo nel PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 6 ottobre (QUI l'edizione digitale), è stata già esclusa. La seconda interrogazione, invece, era incentrata sui giochi di luci che illuminano la facciata dell'Accademia Carrara, chiusa al pubblico fino a gennaio 2023. È a quest'ultima che il sindaco Giorgio Gori ha risposto ieri, 29 settembre.
Innanzitutto, Gori spiega che l'Accademia non è gestita direttamente dal Comune, bensì dalla Fondazione Carrara e che è quest'ultima a occuparsi di questa questioni, dato che è lei a pagare le utenze. Allo stesso tempo, però, il sindaco è anche presidente di questa Fondazione e dunque ha tutte le competenze e le conoscenze per rispondere all'interrogazione. E infatti Gori non si tira indietro.
«L’illuminazione a cui fa riferimento il consigliere - spiega il primo cittadino di Bergamo - è stata realizzata nell’ambito del Festival Storie ad Acquerello, tenutosi in città dal 23 al 25 settembre scorso: la facciata dell’Accademia è stata prestata agli organizzatori dell’iniziativa per promuovere la manifestazione. Pertanto, già da qualche giorno, il gioco di luci a cui si riferisce non è più attivo».
Fatta questa precisazione, Gori sottolinea come anche in Carrara sia stata aperta una riflessione sui modi in cui si potrebbe risparmiare energia, «ma risulta molto chiaro che il più importante impiego di energia per il museo riguardi la climatizzazione delle sale della pinacoteca, una spesa questa ineludibile e non contenibile, vista la fondamentale importanza di un’atmosfera controllata in termini di umidità e temperatura per il miglior mantenimento possibile delle opere d’arte esposte alla Carrara». In altre parole, più di così non è possibile fare.