Riqualificazione energetica di 99 edifici della Bergamasca: pronti 7,3 milioni di investimenti
La fase 2 del progetto “Faber” punta a ridurre le emissioni di 90 edifici di 33 Comuni e di 9 plessi scolastici di proprietà della Provincia
Dopo un primo bando pensato per rendere più efficienti gli impianti di pubblica illuminazione della Bergamasca, è pronta a partire anche la fase 2 del progetto “Faber” grazie al quale la Provincia punta a ridurre le emissioni di 90 edifici di 33 Comuni e di 9 plessi scolastici di proprietà dell’ente di via Tasso.
Nel complesso la Provincia è pronta a investire circa 7,3 milioni di euro e a riqualificare 49 scuole (di cui 9 scuole superiori), 18 centri sportivi, 15 municipi, 7 biblioteche e 10 edifici comunali quali alloggi o case delle associazioni. In questo modo, secondo le stime, le emissioni di CO2 diminuiranno di oltre 1.450 tonnellate all’anno e la percentuale media di riduzione dei consumi energetici garantita sarà di circa il 21%.
Le opere di riqualificazione variano da edificio a edificio, sulla base delle rispettive caratteristiche e stato di conservazione, ma comprendono nella maggior parte dei casi: interventi sugli involucri edilizi, l’installazione di impianti solari termici o per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e, infine, il miglioramento degli impianti di illuminazione o di riscaldamento.
«Sono molto soddisfatto per questo importante traguardo – commenta il presidente Gianfranco Gafforelli -. Siamo riusciti ad ottenere importanti fondi europei per dare ai nostri Comuni un’opportunità concreta, attraverso investimenti privati a lungo termine che consentiranno di ammodernare gli edifici e renderli maggiormente ecosostenibili».
Cosa prevede l’accordo
Il 16 marzo è stato siglato il contratto quadro tra via Tasso e il raggruppamento temporaneo di imprese che effettuerà i lavori, propedeutico alla sottoscrizione dei contratti attuativi di concessione che ciascuno dei 33 Comuni coinvolti e la stessa Provincia dovranno sottoscrivere.
Così come fatto in precedenza per la pubblica illuminazione, anche questi contratti prevedono una concessione con una durata di 15 anni e sono "a prestazione energetica garantita”. Ciò vuol dire che ogni ente corrisponderà alla Energy service company un canone variabile, calcolato su base annua e commisurato al reale risparmio generato dagli interventi.
Nel caso in cui il risparmio effettivo risultasse superiore al risparmio energetico garantito, i benefici connessi saranno ripartiti tra il comune e la società. Nel caso contrario, qualora il risparmio effettivo risultasse inferiore al risparmio contrattuale garantito, ogni Comune potrà trattenere la quota corrispondente di canone. Alla scadenza dei contratti, la totalità dei risparmi spetterà ai Comuni.
Il progetto Faber
La Provincia di Bergamo è tra i pochissimi enti in Italia ad aver usufruito di un finanziamento a valere sullo strumento di assistenza tecnica “Elena”, sviluppato dalla Banca Europea per gli Investimenti in partnership con la Commissione Europea, per aiutare le autorità locali a ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Tramite “Elena” sono stati coperti per il 90% a fondo perduto i costi relativi all'assistenza tecnica, legale, finanziaria e amministrativa necessari alla predisposizione del progetto d’investimento con azioni e procedure specialistiche.
«Mentre gli interventi sulla pubblica illuminazione sono in corso sia nei Comuni sia sulle strade provinciali, abbiamo portato a compimento anche questa seconda partita che riguarda gli edifici - conclude il consigliere provinciale delegato all’Ambiente Marco Redolfi –. Non posso che ringraziare ancora una volta il servizio Ambiente e Paesaggio per il lavoro svolto, che permetterà un concreto abbattimento dell’inquinamento, nonché un risparmio economico, grazie alla sinergia tra pubblico e privato».