L'indagine

Risparmio: i bergamaschi vedono un futuro incerto e cercano di proteggersi

Per ben 8 cittadini su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress

Risparmio: i bergamaschi vedono un futuro incerto e cercano di proteggersi
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Inflazione, crisi energetica e un quadro generale complesso si fanno sentire nella visione che i bergamaschi hanno del futuro economico. Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, infatti, pensando ai propri risparmi gli abitanti della provincia di Bergamo esprimono sensazioni di preoccupazione e incertezza (48%), in alcuni casi anche di timore (10%). A queste, però, si affianca una quota non indifferente che guarda al futuro con maggiore tranquillità grazie alla sua situazione economica (35%).

Scendendo nei dettagli, la ricerca evidenzia che per ben 8 bergamaschi su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress, che si acuisce di fronte a mercati turbolenti, così come a ridotte risorse personali o a spese ingenti.

Di più: l’emotività condiziona in modo rilevante le percezioni e i comportamenti in materia di risparmio. Sono più di uno su tre (35%), infatti, i bergamaschi che dichiarano di fare fatica a controllare le reazioni emotive di fronte agli accadimenti finanziari e ai trend dei loro risparmi, trovandosi così in più casi ad agire d’impulso e senza riuscire a farsi un quadro chiaro e informato.

Una condizione senza dubbio legata a una cultura finanziaria notoriamente non eccellente nel nostro Paese, ma che risente anche della complessa congiuntura che stiamo vivendo.

Ma cosa farebbero gli abitanti della provincia di Bergamo con i loro risparmi? Se più di uno su quattro (29%) non investirebbe, preferendo tenerli sul conto corrente, non manca chi si dice propenso a considerare forme di investimento. Le più gettonate sono quelle di medio-lungo periodo, dai fondi pensione (23%) alle polizze vita nella loro duplice declinazione di polizze di risparmio e accumulo (20%) e polizze che tutelano la famiglia dagli imprevisti che possono mettere a rischio il patrimonio (17%). Un ulteriore 17% guarda al mattone.

Se un 31% farebbe da sé, la maggioranza (67%) si affiderebbe a un consulente specializzato così da limitare il più possibile il fattore emotivo e trovare la soluzione più idonea ai suoi obiettivi e alle sue disponibilità.

«La nostra ricerca evidenzia che, tra chi si dice propenso a considerare opzioni di investimento, la necessità più avvertita è la protezione del capitale (27%), cui seguono i rendimenti in un orizzonte di medio-lungo periodo (23%) - dichiara Emiliano De Salazar, direttore di Sara Vita – Le soluzioni assicurative permettono di realizzare i propri obiettivi di risparmio andando incontro a questa duplice esigenza e offrendo al contempo flessibilità e in molti casi una fiscalità vantaggiosa».

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