Commercianti delusi

Saldi, primo bilancio in negativo rispetto allo scorso anno: calo fino al 10%

Ascom: «Confidiamo in un risveglio dei consumi e in un buon proseguimento delle vendite di fine stagione»

Saldi, primo bilancio in negativo rispetto allo scorso anno: calo fino al 10%
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A dieci giorni dalla data di inizio dei saldi, il bilancio, secondo un'indagine Ascom Confcommercio Bergamo effettuata tra i commercianti di città e provincia, è al di sotto delle attese. L'avvio è stato abbastanza buono in città, complice anche il lungo ponte dell'Epifania: chi non è partito per le vacanze si è concesso un tour di shopping tra le vetrine del centro e anche qualche turista ha approfittato degli sconti. In provincia, eccezion fatta per le località di villeggiatura, i saldi sono andati invece decisamente meglio nel secondo week-end, appena chiuso. Il primo bilancio dei commercianti evidenzia in media un calo fino al 10 per cento rispetto allo scorso anno.

Galeotte sono state le promozioni di novembre. La corsa alle promozioni di novembre e la caccia ai regali di Natale sembra aver sottratto parte del budget destinato agli acquisti di capi stagionali, anche scontati. «La voglia di uscire non tramonta, così come l'appeal per i saldi, che continuano ad essere nonostante tutto, attesi dai consumatori - commenta Diego Pedrali, presidente del Gruppo Abbigliamento e articoli sportivi Ascom Confcommercio e vicepresidente di Federmoda Italia -. Ma la sensazione è che con la crisi la gente non faccia grandi acquisti e si limiti a fare un giro per vetrine o a piccole spese nei negozi low-cost. Le occasioni non mancano, con percentuali di sconto anche forti per abbigliamento e calzature, dai capi più importanti agli articoli meno costosi».

Si spera nel prosieguo. Anche alla luce dei recenti dati Istat che evidenziano la sofferenza e crisi dei negozi, i commercianti confidano in un buon proseguimento dei saldi per salvare una stagione al di sotto delle attese: «I margini sono sempre più ridotti perché la gente sembra voler acquistare solo a prezzo scontato e i costi tra affitti e imposte sono sempre più elevati- continua Pedrali -. Confidiamo in un risveglio dei consumi e in un buon proseguimento delle vendite di fine stagione, quest'anno partiti senza grandi slanci».

Ancora un mese e mezzo di saldi. Lo shopping d'occasione durerà ancora un mese e mezzo: l'ultima data dei saldi è il 3 marzo a Bergamo e nel resto della Lombardia. Oltre al moltiplicarsi degli sconti e alla concorrenza del web, i commercianti soffrono la data di inizio delle vendite di fine stagione, troppo a ridosso delle feste. Ai quattro mesi di saldi ufficiali l'anno, tra estate e inverno, lamentano i commercianti, si aggiungono anche gli sconti di novembre, non più limitati al Black Friday ma estesi all'intera settimana e più. «Ai primi di gennaio l'inverno è appena iniziato – continua Pedrali- .Ci auguriamo che, dopo aver ottenuto una data unica nazionale di inizio saldi e la web digital tax al 3% per il commercio online, l'anno prossimo venga accolta la nostra istanza, portata avanti da Federmoda Italia nella Conferenza Stato-Regioni, di posticipare la data di inizio degli sconti di due settimane. Solo così si rispetta la ratio delle vendite di fine stagione».

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