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Slitta al 2024 il mercato libero dell’energia, Adiconsum: «Consumatori disorientati, serve chiarezza»

La scadenza per il termine del mercato tutelato era prevista per fine dicembre, ma un emendamento ha introdotto un regime transitorio per i prossimi due anni

Slitta al 2024 il mercato libero dell’energia, Adiconsum: «Consumatori disorientati, serve chiarezza»
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Slitta nuovamente la fine del mercato tutelato dell’energia: la scadenza era prevista per fine dicembre, ma un emendamento ha introdotto un regime transitorio e la possibilità per i clienti domestici di rimanere sul mercato tutelato fino all’1 gennaio 2024. «Riteniamo ci sia ancora molto da fare – osserva Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -, soprattutto sul versante dell’informazione. I consumatori sono ancora scettici verso il mercato libero, circa 13 milioni di utenze, pari al 56% della platea interessata».

Tra le possibili cause vi sarebbero sia l’inadeguatezza di campagna di informazione ancora troppo limitata e la mancata definizione dell’albo dei venditori: ad oggi sono oltre 700 gli operatori censiti in questo ambito, un numero che disorienterebbe i consumatori ancora indecisi.

Altro elemento che bloccherebbe o ritarderebbe la realizzazione del mercato libero dell’energia sarebbe l’attuale struttura tariffaria del costo dell’energia. Perciò Adiconsum propone il passaggio degli oneri generali di sistema non attinenti al consumo dell’energia sulla fiscalità generale. «Visti i rialzi – aggiunge Busi -, anche nel mercato tutelato devono cambiare le cose. Occorre ad esempio che Acquirente Unico torni ad acquistare l’energia non soltanto, come fa ora, nel mercato del giorno prima, ma anche con contratti di medio-lungo termine per spuntare prezzi più favorevoli».

Uno dei problemi che le associazioni dei consumatori hanno spesso sollevato riguarda infatti le distorsioni del mercato libero dell’energia, le pratiche aggressive di conquista dei consumatori e la difficoltà per i clienti di comprendere quando un’offerta di energia sia davvero conveniente.

«Il mercato dell’energia è complesso – continua Mina Busi -. È importante capire anche quali siano i propri consumi per scegliere sul mercato libero le offerte più convenienti. Gli aumenti degli ultimi mesi nei prezzi di elettricità e gas hanno inserito un altro elemento di complicazione. Con i rincari sul mercato tutelato diverse stime rivendicano oggi la convenienza delle offerte bloccate sul mercato libero dell’energia. Si stima che il costo dell’uso degli elettrodomestici potrebbe aumentare, complessivamente, di circa il 55% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 30% rispetto al trimestre precedente, per una famiglia rimasta nel mercato tutelato. Con una tariffa bloccata si è arrivati a risparmiare fino al 26% per l’elettricità e fino al 31% per il gas, e anche nella prima parte del 2022 le tariffe saranno alte, forse addirittura superiori a quelle attuali. Valutare di passare al mercato libero potrebbe essere una strategia per ridurre almeno in parte il peso della bolletta, soprattutto se si sceglie una tariffa bloccata mettendosi così al riparo da ulteriori aumenti».

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