Per Natale frena il turismo a Bergamo, non nelle valli: «Confidiamo nel last-minute»
Il quadro che emerge dalla elaborazione dei dati di Confcommercio Bergamo, Promoserio e Visit Brembo, è improntato alla prudenza
Da un lato c'è la città di Bergamo e il suo hinterland che rallenta la sua corsa durante le festività, dall'altro ci sono le valli che danno segnali più incoraggianti: Natale, Capodanno ed Epifania al completo per Val Seriana e Val di Scalve; prenotazioni e richieste elevate in Val Brembana, in crescita anche la media valle grazie alle terme di San Pellegrino.
Nel complesso, però, il quadro che emerge dalla elaborazione dei dati di Confcommercio Bergamo in collaborazione con Promoserio e Visit Brembo, è improntato alla prudenza.
«Confidiamo nel last-minute»
Alessandro Capozzi, presidente Federalberghi Bergamo, sottolinea: «L'obiettivo è quello di eguagliare le performance della scorsa stagione, che è stata senza dubbio eccezionale, ma la percezione è che il mercato stia nel complesso rallentando, l'inflazione continua a farsi sentire e cresce l’attenzione al prezzo, con inevitabili tagli. Senza dubbio il turismo ha vissuto un altro anno eccezionale, con un aeroporto da diciassette milioni di passeggeri».
Per quanto riguarda il rallentamento, sottolinea: «Il primo rallentamento, dopo un novembre in crescita dell'8-10 per cento rispetto al 2023 in termini di occupazione, si avverte proprio a dicembre, mese storicamente tranquillo per il turismo di città e dintorni, ma che negli ultimi anni aveva avuto un peso sempre crescente e significativo. Quest'anno confidiamo nel last minute, ma la sensazione è che ci sia un lieve calo».
In città per concerti e non solo
Sul tipo di turismo, non mancano gruppi da fuori regione per concerti - dal gospel al Donizetti ad altri spettacoli ed eventi - e per un tour tra mercatini, magari in abbinata a parchi divertimento, con Leolandia che attira visitatori anche dalle isole. Bergamo è spesso una sosta anche per chi ha un volo da prendere a Orio, ma per rendere più agevole il viaggio- complice orari di arrivi e partenze non particolarmente comodi- si concede una notte negli hotel dei dintorni e una toccata e fuga in centro e Città Alta.
Sciatori e famiglie
Sui monti non solo sciatori, ma anche famiglie, gruppi di amici e coppie, appassionati di montagna, arte e cultura, tra mercatini e presepi, ciaspolate e tour gastronomici. Per gli sciatori gli impianti e le piste hanno aperto la stagione con il fine settimana appena trascorso. Dopo Monte Pora, Donico e Colere, in Val Seriana e Val di Scalve, aperti già dal fine settimana dell’Immacolata, nel fine settimana sono entrati in funzione anche gli impianti di Spiazzi di Gromo e Valbondione grazie alla neve sparata dai cannoni (manca solo apertura di Selvino, dove è comunque aperto il campo scuola con la storica scuola di sci).
In Val Brembana via libera alle prime discese per Foppolo-Carona, Piazzatorre e Piani di Bobbio-Valtorta. E a Oltre il Colle, meta per lo sci nordico, da gennaio arrivano turisti da Stati Uniti e Giappone. Per quanto riguarda gli alberghi, in Val Seriana non mancano strutture al completo soprattutto sull'Altopiano di Selvino Aviatico e in Alta Valle; nell'area di Castione della Presolana e dell'Altopiano si registrano in queste ore ottime richieste last minute.
Anche i campeggi registrano una buona percentuale di richieste e prenotazioni per il periodo di Capodanno. Qui la media di soggiorno si attesta sulle tre notti: la provenienza è principalmente di famiglie provenienti dalla Lombardia. Non mancano accessi agli Infopoint di Clusone da Giappone, Malta e Sud America.
Inverno al lago
Sul lago buone le presenze specialmente per Capodanno, con prenotazioni in anticipo e ricerca di pacchetti per almeno 2 o 3 pernottamenti. Chi può contare su area wellness è al completo o quasi già da tempo. In particolare l'area dell'Alto Lago – Lovere, Castro, Rogno, Sovere, Pianico, Solto Collina e Fonteno- registra il tutto esaurito per Capodanno. Tra Natale e l’Epifania ci sono ancora camere libere che le strutture confidano di poter occupare nei prossimi giorni.
Un'indagine anche sull'overtourism
A queste considerazioni, l'indagine di Confcommercio Bergamo-Format Research fa il punto anche sul fenomeno dell'overtourism, attraverso un sondaggio tra un campione rappresentativo di imprese.
Quasi il 28 per cento delle imprese del commercio e del turismo della provincia di Bergamo afferma di aver visto aumentare l'affluenza dei turisti negli ultimi due anni. Rilevano un aumento soprattutto le imprese del turismo (il 43,4 per cento), contro il 24,8 per cento del commercio. Otto imprese su dieci dichiarano che l'incremento dei flussi turistici offre più benefici che svantaggi al territorio di operatività dell'impresa.
Tra gli aspetti positivi connessi all’aumento dei flussi turistici occupa il primo posto lo sviluppo economico della comunità locale (56 per cento). Seguono la valorizzazione del patrimonio culturale (46,3 per cento) e l'incentivo agli investimenti infrastrutturali (42,4 per cent).
Complessivamente il 28,2 per cento delle imprese del commercio e del turismo della provincia di Bergamo valuta positivamente l'impatto dei flussi turistici sul proprio business. A giovarne di più sono come prevedibile le imprese del turismo: il 65,3 per cento dichiara di avere effetti positivi, contro il 20,8% delle imprese del commercio. In vista del 2026 l’indagine ha sondato il sentiment degli imprenditori del terziario: l’impatto dei Giochi Milano-Cortina 2026 risulta positivo per il 29,6% delle imprese intervistate. La percentuale sale al 45,3 per cento tra le imprese del turismo.