Città più rincarate, Bergamo al 38° posto su 78 tra quelle italiane: tutti i numeri
Le cifre dal report dell'Unione nazionale consumatori, basata sui recenti dati dell'Istat. Considerato rincaro annuo e inflazione
Tempo di rincari e forte inflazione: le famiglie devono fare i conti con il costo della vita, ma almeno quelle bergamasche non si trovano in cima alla classifica dei territori più cari. A dirlo è il report dell'Unione nazionale consumatori, che sulla base dei dati Istat ha stilato una graduatoria della città maggiormente costose, dove il capoluogo orobico si trova al 38esimo posto su 78, al pari con Ferrara.
I numeri di Bergamo
Nell'analisi vengono considerate le città nel loro insieme, quindi non solo i capoluoghi o quelle con più di 150 mila abitanti, dando quindi una panoramica completa. Tra i fattori considerati, il rincaro annuo per una famiglia media e l'inflazione annua di giugno, resa nota oggi (lunedì 17 luglio) proprio dall'Istituto nazionale di statistica. Andando a cercare i dati per Bergamo, si può notare come il primo, ovvero il rincaro annuo, si attesti sui 1.450 euro, proprio come nella città emiliana, mentre l'inflazione si attesta intorno al 5,5 per cento, mezzo punto in meno.
Le città più care
Dopo aver appreso i numeri di casa nostra, verrebbe da chiedersi quali siano invece le zone più care: in testa alla graduatoria, si trova Genova che presenta l'inflazione tendenziale più alta d'Italia, pari al +8,5 per cento, che si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 1.853 euro per una famiglia media.
"Medaglia d'argento" per Firenze, che ha la quarta inflazione più elevata del Paese, +7,6 per cento su giugno 2022, e un incremento di spesa pari a 1.772 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Grosseto che, pur avendo la stessa inflazione di Firenze, +7,6 per cento, ha una spesa supplementare pari a 1.713 euro annui per una famiglia tipo.
Al quarto posto abbiamo Milano, +6,3 per cento e una "stangata" pari a 1.710 euro. Seguono Bolzano (+6,4 per cento, +1.701 euro), Siena (+7,5 per cento, +1.691 euro), al settimo posto Varese (+6,4 per cento, +1.688 euro), poi Lodi (+6,6 per cento, +1.675 euro) e Perugia (+7,2 per cento, +1.654 euro). Chiude la top ten Lecco (+6,5 per cento, +1.650 euro).
Le città virtuose
Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa d'Italia, in termini di spesa aggiuntiva più bassa, è ancora una volta Potenza, con l'inflazione più bassa del Paese (+3,8 per cento) e dove in media si spendono solo 750 euro in più all'anno. Al secondo posto Catanzaro, seconda anche per inflazione (+4,7 per cento, +878 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria (+5,2 per cento, +971 euro).
Le cifre delle regioni
In testa alla classifica delle regioni più costose, con un'inflazione annua a +8,2 per cento, la più alta d'Italia, la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1.692 euro su base annua. Segue l'Umbria, dove la crescita dei prezzi del 7,2 per cento implica un'impennata del costo della vita pari a 1.626 euro, terza la Toscana, +7,2 per cento e un rincaro annuo di 1.595 euro.