Dal 1° agosto

Tassa di soggiorno, si cambia: il tetto massimo passa da quattro a cinque euro

La modifica è stata approvata in Consiglio: confermata l'esenzione degli ostelli, per cui prima era prevista un'imposta di 50 centesimi

Tassa di soggiorno, si cambia: il tetto massimo passa da quattro a cinque euro
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Il Consiglio comunale di Bergamo ha dato il via libera ieri all'aumento dell'importo massimo della tassa di soggiorno: il tetto massimo dell'imposta salirà così da quattro a cinque euro a testa al giorno. Si conferma anche l'esenzione al pagamenti della tassa degli ostelli (finora ammontava a cinquanta centesimi). La misura entrerà in vigore il prossimo 1° agosto.

Il nuovo funzionamento della tassa, come riporta L'Eco di Bergamo, si baserà su una percentuale (sei per cento) applicata al totale dell'alloggio in scala progressiva fino a un valore massimo di cinque euro. Vale a dire che per una doppia fino a 133,33 euro a notte si pagherà come in precedenza, ovvero fino a quattro euro a testa. Al di sopra di questa cifra e fino a 166,66 euro a notte si applicherà un pagamento compreso tra i quattro e i cinque euro. Per importi superiori, la tassa sarà di cinque euro a persona per notte.

Esentati anche i docenti in visita d'istruzione

Se per il bilancio di previsione 2023 le entrate totali provenienti dalla tassa di soggiorno erano stimate a due milioni e cinquantamila euro, ancora non è stato calcolato a quanto ammonterà il ricavato aggiuntivo, che comunque verrà utilizzato per sostenere attività legate al turismo - come ha sottolineato il vicesindaco e assessore al Bilancio Sergio Gandi. Le nuove entrate dovrebbero comunque superare i diecimila euro, ovvero l'importo che verrà meno a causa dell'esenzione applicata agli ostelli.

A proposito di esenzioni, durante la votazione sono stati approvati anche due emendamenti presentati da Sonia Coter del Movimento 5 Stelle e da Gianfranco Ceci di Forza Italia con Giacomo Stucchi della Lega. Nel primo si prevede l'esenzione per i docenti che accompagnano scolaresche in visita d'istruzione, mentre nel secondo viene specificata in maniera più approfondita l'esenzione che riguarda forze dell'ordine e forza armate in missione.

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