La scelta

Treviglio, via libera del Consiglio comunale alla nuova Bianchi

Il voto unanime permette all'azienda di espandere la sua area, abbattendo il vecchio stabilimento e costruendone uno nuovo: nel giro di tre anni i dipendenti passeranno da 180 a 350

Treviglio, via libera del Consiglio comunale alla nuova Bianchi
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Il Consiglio comunale di Treviglio ha dato il via libera, con voto unanime, al raddoppio dell'area per il nuovo stabilimento della Bianchi, storica azienda produttrice di bicilette: per l'operazione, con un investimento di 40 milioni di euro, sarà abbattuta la vecchia struttura e ne sarà costruita una nuova. Nel corso di tre anni, inoltre, si prevede di aumentare il numero di lavoratori da 180 a 350, con l'obiettivo di far ritornare nel nostro Paese la produzione di componentistica, puntando anche su ricerca e una scuola di formazione post-università in loco.

Nel 2021, la Bianchi aveva ricomprato i terreni, in origine ceduti a un'azienda della grande distribuzione, ma il Pgt permetteva solo di fare modifiche ordinarie: motivo per cui ha dovuto presentare il 23 novembre scorso un piano in deroga, per il quale il Consiglio comunale ha riconosciuto nell'ultima seduta il pubblico interesse, a patto che non ci sia ulteriore consumo di suolo, che fosse mantenuta la produzione a livello locale e si realizzasse un museo d'impresa. In cambio, la Bianchi ristrutturerà lo stadio comunale investendo un altro milione di euro.

Secondo quanto riportato dal Corriere Bergamo, si inizierà con il capannone rimasto abbandonato per lungo tempo: dopo bonifica dall'amianto e demolizione, sarà ricostruito entro giugno dell'anno prossimo. Ad agosto 2022 invece sarà realizzata la nuova catena di assemblaggio e saranno traslocati uffici, mense e spogliatoi. Entro il 2023, sarà ultimata anche l'area per la logistica e la rotonda di accesso dalla statale 42. Infine, toccherà allo spazio per la produzione dei telai e l'edificio che ospiterà l'academy.

Secondo le stime dell'azienda, dei 350 dipendenti finali 30 saranno occupati nella logistica, 200 nella produzione e 120 in amministrazione e ricerca.

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