Turismo, in arrivo quasi 3,6 milioni di euro per 15 strutture ricettive bergamasche
Nuovi fondi per il bando di Regione Lombardia a sostegno di alberghi (e non solo): ne beneficeranno nelle valli, al lago d'Iseo e in pianura
Da Regione Lombardia altri 24,5 milioni di euro per il bando "Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e delle strutture ricettive non alberghiere", pubblicato lo scorso anno sul programma Fesr 2021-2027, rideterminando così in 54,5 milioni la dotazione finanziaria della misura rivolta a innalzare la qualità dell'offerta ricettiva lombarda.
In provincia di Bergamo, a beneficiarne, saranno quindici tra alberghi e strutture ricettive.
Lo scorrimento della graduatoria del bando, con l'ulteriore finanziamento in aggiunta ai 30 milioni già messi in campo lo scorso anno, è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore a Turismo, marketing territoriale e moda, Barbara Mazzali.
Quasi 3,6 milioni di euro in Bergamasca
«Attraverso questo bando Regione ha già erogato 1,7 milioni di euro alle strutture bergamasche», commenta Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture e opere pubbliche di Regione Lombardia. Con questo nuovo finanziamento e lo scorrimento della graduatoria, le risorse in più consentiranno a ulteriori quindici strutture del territorio, situate tra le valli, il lago d'Iseo e la pianura, di ricevere 3.598.856 milioni di euro per avviare investimenti dal valore totale di 8,2 milioni.
L'obiettivo è quello di potenziare e rendere più competitive le strutture ricettive per tenere alta la qualità dell'offerta, anche in termini di accoglienza e di servizi. «Il 2023 è stato un anno significativo per il turismo regionale - aggiunge Terzi - che, con 51 milioni di pernottamenti e 19 milioni di presenze, vede la Lombardia al secondo posto delle regioni che hanno registrato un aumento dei flussi turistici, +17 per cento rispetto al 2019».
Troppi. Mancano le infrastrutture. Numeri tali da stravolgere Bergamo. Città Alta l’abbiamo già persa. È “overtourism”. Non siamo e non vorremmo essere soffocati dal turismo di Ryanair