Una speranza per la Maier di Verdellino: manifestazione di interesse da un'azienda lombarda
La proprietà spagnola aveva annunciato la chiusura entro fine settembre-ottobre senza cassa integrazione e incentivi, ma adesso potrebbe rivedere la sua decisione
Un soggetto interessato ad acquisirla c’è davvero: è arrivata oggi (martedì 4 ottobre) dalla Regione la conferma dell’invio di una manifestazione di interesse, da parte di una società lombarda, per l’acquisizione della Maier Cromoplastica di Verdellino, l’azienda metalmeccanica che lo scorso luglio aveva annunciato l’intenzione di cessare l’attività. Per domani, 5 ottobre, è programmato un nuovo incontro in Regione in occasione del quale si svolgerà un ulteriore confronto con l’azienda, alla luce della conferma dell’interesse per l’acquisizione.
«Che esistesse un interessamento da parte di un soggetto esterno ci era già stato comunicato dai funzionari regionali di PoliS-Lombardia, eppure l’azienda fino ad oggi non ha voluto sentire ragioni, tirando dritto con la decisione di chiudere la procedura di mobilità senza concedere né cassa integrazione né alcun tipo di incentivo» ha spiegato poco fa Vittorio Tornaghi della Fiom-Cgil di Bergamo. L’azienda impiega al momento 82 lavoratori. Sin dall’inizio della vertenza il sindacato ha condannato le modalità scelte dalla multinazionale basca Mondragon per avviarsi alla chiusura, in particolare proprio per l’opposizione ferma al ricorso a un periodo di cassa integrazione straordinaria.
I lavoratori per un mese, quest’estate, hanno scioperato ad oltranza presidiando i cancelli dell’azienda. «Ancora una volta denunciamo il totale disinteresse dimostrato della Maier nel trovare soluzioni alternative alla chiusura - ha proseguito Tornaghi -. Solo grazie alla determinazione e all’impegno delle lavoratrici, dei lavoratori e della Regione si pongono le condizioni per provare a salvare questi posti di lavoro. Fortunatamente un intervento delle istituzioni ha convinto i liquidatori e i rappresentanti della società basca a rinviare ulteriormente la discussione al 5 ottobre, cioè a domani, per garantire il tempo necessario alla società interessata (per ora anonima) di avanzare una proposta più formale e convincente. Ora che la manifestazione di interesse è un fatto concreto, riteniamo ancor più infondata la volontà della multinazionale di chiudere la vicenda con la cessazione di ogni attività produttiva del sito». Si apre quindi uno spiraglio per i dipendenti dell’azienda, dato che la svolta degli eventi potrebbe portare la proprietà spagnola a rivedere la sua intenzione iniziale. «Ci aspettiamo che la Maier attivi ora gli ammortizzatori sociali, almeno fino alla fine dell’anno, per permettere alla proposta di acquisizione di prendere forma e per garantire a lavoratrici e lavoratori un po’ di respiro e la speranza di poter mantenere il loro posto di lavoro» ha concluso il rappresentante sindacale.