Le ordinanze

Niente sci e niente escursioni: rischio valanghe, in Val Seriana e Val di Scalve si "chiudono" le montagne

Gli impianti sono chiusi, ma tantissime persone, negli ultimi dieci giorni, sono saliti in quota per delle passeggiate. I primi cittadini di Castione e di Vilminore, però, hanno deciso di bloccare i percorsi su Presolana e Gleno fino a fine marzo

Niente sci e niente escursioni: rischio valanghe, in Val Seriana e Val di Scalve si "chiudono" le montagne
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Alta affluenza di turisti e condizioni territoriali pericolose: per questo motivo il sindaco di Castione della Presolana, Angelo Migliorati, ieri (martedì 16 febbraio) ha firmato un'ordinanza con cui vieta le escursioni sulla Presolana. Una decisione a cui ha fatto seguito, nella stessa giornata, quella del primo cittadino di Vilminore di Scalve, Pietro Orrù, che ha emanato una serie di divieti di accesso ai percorsi per escursionisti sul Gleno.

Rischio valanghe

Le decisioni sono arrivate a seguito delle condizioni generate da neve e ghiaccio, oltre che il bollettino emanato da Arpa Lombardia, che ha segnalato per le prossime ore rischio moderato in aumento di valanghe. C'è poi stato anche l'allarme lanciato dal Cai relativamente alla presenza, ad alta quota, di rotture del manto nevoso causato da uno slittamento della neve, le cosiddette «bocche di balena».

La diga del Gleno innevata

Il pericolo in quota alta delle bocche di balena è segnalato anche dai rifugisti, tra cui Claudio Trentani della Baita Cassinelli, che sottolinea l'utilità del tenere aperti i rifugi per usarli come «filtro» con gli escursionisti, in maniera tale da avvisarli prima che intraprendano i percorsi a rischio.

Il divieto a Castione

Nello specifico, l'ordinanza del sindaco di Castione della Presolana, valida fino al 31 marzo, vieta tutte le attività escursionistiche e ricreative nelle località di Pizzo della Presolana, Conca della Presolana, il bivacco città di Clusone e Valle dell'Ombra e i versanti ovest verso Malga Olone. Vietati anche i versanti del Pizzo Corzene, Monte Visolo e versanti nord-ovest e sud-est delle Creste di Olone, oltre che il traffico di pedoni e veicoli nelle aree agricole, pastorali e sfruttamento boschivo della zona.

Il divieto a Vilminore

Il Comune di Vilminore di Scalve ha invece proibito l'accesso al sentiero Pianezza-Diga del Gleno e successivamente al Passo della Manina. A queste, si aggiunge l'ordinanza del Comune di Colere che vieta l'accesso alla località Capanne.

Rischi spesso sottovalutati

«A fronte dell'oggettiva pericolosità dovuta principalmente a neve, ghiaccio e possibili slavine o valanghe su tutta la zona del Massiccio della Presolana [...] abbiamo provveduto ad emettere un'ordinanza che ne vieta a tutti la frequentazione», ha motivato il sindaco di Castione. «Volevamo dare un segnale di accortezza a chi, magari, si sente esperto conoscitore del territorio montano, ma effettivamente sottovaluta quelle che sono le difficoltà di questi tratti, che sono molto pericolosi», ha aggiunto il primo cittadino di Vilminore di Scalve.

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