Si terrà a Rovereto

Tenetevi liberi: il 16 e 17 ottobre c'è il 1° Festival della meteorologia

Tenetevi liberi: il 16 e 17 ottobre c'è il 1° Festival della meteorologia
Pubblicato:
Aggiornato:

Un tempo si guardava la forma delle nuvole o il comportamento degli animali, oggi ci sono siti internet, app per il cellulare e trasmissioni televisive: qualunque sia la forma del momento, da sempre gli uomini sono stati particolarmente attratti dalla possibilità di prevedere il meteo del giorno dopo. Un po’ per necessità fondamentali, come per chi lavora nel settore agricolo, un po’ per organizzare al meglio i propri impegni, come gite in giornata o vacanze, e forse un po’ anche per una sorta di illusione di poter controllare la natura e la realtà che ci circonda. I numeri, d’altra parte, parlano chiaro: il 63 percento degli italiani ogni giorno controlla almeno una volta le previsione meteorologiche, mentre addirittura il 77 percento danno loro primaria importanza per l’organizzazione delle proprie giornate; se su Google si digita “meteo in Italia” appaiono più di 57 milioni di risultati. Poteva un fenomeno così dilagante e avvertito non tramutarsi in un evento appositamente pensato per tutti gli appassionati del genere? Certamente no, e infatti fra il 16 e il 17 ottobre prossimi, a Rovereto in Trentino, si terrà il primo festival assoluto per i fanatici delle meteorologia.

 

Z02_semb0

 

L’idea di un festival delle meteorologia. Si tratta di un festival tutto nuovo, ideato dall’Università di Trento e in particolare dal gruppo di ricerca di Fisica dell’atmosfera (Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica) in collaborazione con il Comune di Rovereto, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea e il Museo Civico di Rovereto. All’evento parteciperanno anche realtà nazionali come il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Consorzio Interuniversitario CINFAI e l’Associazione Geofisica Italiana.

Il primo e fondamentale aspetto da sottolineare è che non si tratterà di un evento rivolto ai soli addetti ai lavori, ma aperto e pensato per tutti gli appassionati, dalle aziende fino a semplici privati e curiosi. L’intento è quello di creare un momento che favorisca l’incontro, la conoscenza reciproca e l’interazione tra le diverse realtà delle meteorologia italiana, nonché permettere a chi non può stare nemmeno un giorno senza controllare il tempo della settimana successiva, ma che non conosce appieno la scienza e i complicati sistemi che stanno dietro quel disegnino di un sole o di un tuono sulla propria città, di approfondire le proprie conoscenze.

Fulcro dell’evento sarà un ricco programma di interventi divulgativi, scientifici e tecnici, che accenderanno il dibattito su temi di grande attualità collegati alla meteorologia, insieme ad attività ludiche e ricreative per rendere il tutto piacevole e non un semplice convegno scientifico, ma una manifestazione appannaggio di tutti e che spieghi appieno e con leggerezza come la meteorologia influenzi la quotidianità della gente. Perché, sostengono gli organizzatori, nonostante come detto ci sia una grande passione negli italiani per la materia delle previsioni del tempo, la cultura di base è ancora piuttosto scarsa, e conoscerne meglio le varie pieghe che la compongono può solo accrescerne la passione.

l43-110128130807_big
Foto 1 di 4
P_Mario_Giuliacci
Foto 2 di 4
Presentazione-del-meteo-e1430236468723-659x297
Foto 3 di 4
2014-01-13_1316_001
Foto 4 di 4

L’importanza delle previsioni meteo. Negli ultimi anni vi è stato un grande aumento della richiesta di servizi meteorologici specializzati destinati a soddisfare le richieste dei numerosi settori sui quali la meteorologia ha un diretto impatto, quali ad esempio i servizi di protezione civile, la gestione degli impianti a servizio degli edifici, la produzione di energia da fonti rinnovabili, il turismo, la gestione dei trasporti e l’agricoltura. Lo scopo fondamentale di tutte queste previsioni specialistiche è quello di minimizzare gli impatti socio-economici negativi causati da condizioni meteorologiche avverse e, contestualmente, di massimizzare i benefici ottenibili in situazioni favorevoli. Naturalmente tutto questo può essere raggiunto solamente attraverso il corretto utilizzo di una previsione meteorologica accurata e mirata, ed è per questo che la scienza meteorologica è in continuo approfondimento è progresso.

Quanta strada è stata fatta da quel 7 agosto 1973, l’anno in cui i colonnelli Edmondo Bernacca e Andrea Baroni lanciarono il programma Che tempo che fa, la prima trasmissione di previsioni meteo in Italia: per i cittadini del Belpaese fu amore a prima vista. Fino a quel momento, d’altra parte, l’egemonia della meteorologia era detenuta dagli inglesi, che elargivano poi i propri risultati a tutta Europa.

Seguici sui nostri canali