Firmato Xavier Dolan

Il film da vedere nel weekend "Mommy", già premiato a Cannes

Il film da vedere nel weekend "Mommy", già premiato a Cannes
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Regia: Xavier Dolan
Cast: Anne Dorval, Antoine-Olivier Pilon, Suzanne Clément, Alexandre Goyette, Patrick Huard.
Dove vederlo a Bergamo e provincia: Cinema Studio Capitol in via Tasso.

Diane è la madre che in pochi vorrebbero avere. Single, contraddistinta da un look decisamente aggressivo, ha una scarsa capacità di autocontrollo e certo non si comporta in maniera esemplare. Questo grazioso insieme di caratteristiche si è trasmesso per genetica (o semplice sfortuna) al figlio, che lo ha ereditato in modo quasi patologico: vittima di una grave malattia mentale, il giovane è violento a tal punto da dover essere rinchiuso in istituti di rieducazione. L’arrivo di una vicina balbuziente un po’ sui generis è, in tutto questo, un evento solo apparentemente banale.

 

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Il rapporto madre-figlio è uno dei pallini di Xavier Dolan e chi segue la sua filmografia non fa certo fatica a rendersene conto. Dopo le sue prime riuscite sperimentazioni, Dolan approda con Mommy (vincitore del Premio della Giuria a Cannes) a un nuovo livello di profondità e dimostra la sua maturazione sotto tutti i punti di vista: uno degli elementi più straordinari dei suoi film è la capacità di raccontare rapporti umani convenzionali senza cadere nel facile tranello dell’imitazione. C’è ispirazione dietro i suoi personaggi, ma non è mai palese.

Divertente e di grande impatto visivo, Mommy non sembra però, all’inizio, un film di Dolan. Eppure, proprio nel momento in cui lo spettatore affezionato può ragionevolmente pensare di aver sbagliato sala, tutti i pezzi cominciano ad andare al proprio posto e le battute e le azioni che prima apparivano ridicole diventano, nel giro di qualche attimo, espressioni di compassione per una vita difficile. E tutto questo è raccontato con uno stile straordinario, spesso forse eccessivo, ma assolutamente magnifico sotto il profilo visivo, capace di proporre un dramma familiare in modo nuovo e non banale, anche se intriso di un autentico sentimento per i personaggi e le immagini.

Tutto è perfettamente condensato dalla locandina del film. Il bambino e la madre così vicini eppure così lontani, separati da una mano che tiene chiuse le labbra furibonde e si abbandona a un bacio riconciliante. Un’immagine di grande forza per un film meravigliosamente costruito da uno dei più interessanti giovani autori del cinema mondiale.

 

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Chi è Xavier Dolan. Figlio d’arte di origine canadese, nemmeno trentenne, è uno dei registi da non perdere di vista. Ha debuttato qualche anno fa (aveva appena diciannove anni) con J’ai tué ma mère (Io ho ucciso mia madre), in cui si precisa per la prima volta il tema del rapporto drammatico fra un figlio omosessuale e la madre che fatica a capirlo. Il successivo Les amours imaginaries (Gli amori immaginari) porta la questione dei rapporti umani nella dimensione del triangolo amoroso, con un bellissimo omaggio musicale alla versione italiana del successo musicale Bang Bang. Il coraggioso Laurence Anyways propone la storia di un uomo che decide di cambiare sesso e di vivere la transizione con l’amore della sua compagna di una vita. Tom à la ferme è invece un interessante thriller di ambientazione campestre, dove la tematica omosessuale assume tinte quasi inquietanti. Mommy è il primo film del pluripremiato regista ad arrivare in Italia.

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