Opera di un 17enne sloveno

La mappa mondiale degli stereotipi e altre, geniali, create da un ragazzo

La mappa mondiale degli stereotipi e altre, geniali, create da un ragazzo
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Martin Vargic è un diciassettenne sloveno con la passione per il graphic design. È ancora uno studente, ma nel tempo libero si diverte a creare mappe tematiche sui soggetti più disparati ed è tanto bravo da avere attirato l’attenzione del web e dei giornali internazionali. Ha raggiunto la popolarità con una cartografia dedicata al mondo digitale. Al quotidiano britannico Independent spiegava che pubblicava i suoi lavori prevalentemente su Deviantart, sotto lo pseudonimo di Jay Simons, e che fino al 2014 non era mai stato notato. «Era il mio hobby, e lo è ancora, nonostante mi stia preparando a vendere le stampe delle mie mappe su Amazon».

 

Una mappa di Internet

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Per realizzare la cartografia di Internet, Vargic aveva preso in prestito il linguaggio delle mappe del National Geographic, molto chiare e molto colorate. Aveva poi scelto di dividere il planisfero della rete in due parti, una per il software e l’altra per i siti e i social network. Sulla destra (in direzione est) ha rappresentato il Vecchio Mondo, ancora governato dalle compagnie di software, da quelle dei videogiochi e da alcuni siti legati alla vita reale. A sinistra (cioè verso ovest), c’è il Nuovo Mondo costituito da due continenti: quello settentrionale è occupato dai social, dai motori di ricerca, dai blog e da altro ancora, mentre quello meridionale è stato chiamato da Vargic Pornlandia, la terra occupata dai siti per soli adulti. Infine, nell’estremità meridionale della mappa, c’è la Grande Terra del Sud, quella dei siti obsoleti e dei servizi online. [Per comprarla, qui.]

 

Una mappa per l’evoluzione della letteratura

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Martin Vargic ha disegnato molte altre mappe, dopo la cartina nel mondo digitale. Tutte raffigurano aspetti diversi del nostro mondo. Ha creato una rappresentazione geografica dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale e ha pure realizzato la Mappa della Letteratura. Vargic ha raccontato al sito BuzzFeed che la mappa in questione visualizza graficamente l’evoluzione della letteratura mondiale dall’antichità fino ai giorni nostri: «Periodi e generi differenti sono rappresentati da differenti regioni (“Paesi”), che si dispiegano a partire dal centro». La carta geo-letteraria è divista in quattro continenti dedicati al teatro, alla poesia, alla narrativa e alla saggistica. Vargic ha impiegato (solo) tre settimane per ideare e disegnare la Mappa, ma è pur vero che ci ha lavorato per circa quindici ore al giorno, ogni giorno. «Il mio continente preferito è quello della narrativa, perché è il più complesso e inoltre contiene molti dei miei libri e dei miei generi preferiti (fantascienza e fantasy)», ha confessati.

 

La mappa degli stereotipi

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Tra le realizzazioni più notevoli di Vargic c’è certamente quella dedicata agli stereotipi culturali. La prima versione di questa mappa è stata pubblicata nel 2014 e Martin ha impiegato più di sei settimane per portarla a compimento. Il giovane ha però voluto modificarla e creare una seconda versione, più estesa, pensata appositamente per il libro che raccoglie tutte le sue opere migliori, Vargic’s Miscellany of Curious Maps: Mapping out the Modern World, edito da Penguin, in Gran Bretagna, nel settembre 2015. Con questa mappa Varcig voleva mostrare gli stereotipi occidentali più diffusi su tutti i Paesi del mondo. Vargic ha lavorato su più di 1800 stereotipi e riferimenti alla cultura pop, senza troppo badare al politically correct. Il poster disegnato dal giovane graphic designer include una dettagliata mappa del mondo, oltre a mappe delle regioni polari e a sei mappe più piccole che illustrano il consumo individuale di alcol, di sigarette e l’altezza media per uomini e donne. La cartina è poi affiancata da alcuni riquadri che indicano la popolosità e la grandezza di ogni Paese, le settantacinque aree urbane più grandi, l’indice di pace globale e quello della felicità. Vargic, che dice di essere stato ispirato dall’Atlante dei Pregiudizi di Yanko Tsvetkov, ha raccolto i dati necessari per la sua mappa da molte fonti. Ha intervistato amici e familiari, ha guardato film famosi e letto bestseller, ha navigato sui forum online e ha cercato informazioni anche sui siti tedeschi e spagnoli, oltre che su quelli inglesi. Insomma, ha attinto a piene mani dalla cultura pop. «La maggior parte degli stereotipi sui paesi stranieri sono negativi, ma ce ne sono anche di positivi, ad esempio “i giapponesi e i coreani sono tutti molti intelligenti”, “ i francesi sono molto romantici”, “ tutti i canadesi sono gentili”», afferma Vargic. E precisa: «Questa mappa non va presa sul serio. Nessuno dovrebbe sentirsi offeso». [Per comprarla, qui.]

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