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Siamo persone, non nemici Un messaggio conquista il web

Siamo persone, non nemici Un messaggio conquista il web
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Mentre continua l'escalation di violenza nel conflitto Israele-Hamas, sui social network corre un messaggio di pace. Tutto è nato da un hashtag (parola chiave, in gergo), #JewsandArabsRefuseToBeEnemies, "Ebrei e Arabi rifiutano di essere nemici", lanciato su Twitter e su una pagina Facebook il 9 luglio, secondo giorno dell'offensiva Margine Protettivo. La campagna di pace poi è diventata virale.

L'idea è venuta a due ragazzi. Lui, Abraham, è uno studente israeliano che vive a New York; lei, Dania, è siriana. E sono amici. Tantissimo. «Dania e io non andiamo sempre d’accordo quando si parla di politica – ha spiegato Abraham – ma riusciamo sempre a gestire una discussione senza litigare o diventare aggressivi. Nell’ultimo mese è stato difficile per noi aprire i social network. Le nostre homepage erano piene di commenti intrisi di odio. Volevamo creare una comunità di persone che si opponnessero a questo tipo di linguaggio per ricordare che alla fine siamo tutti, semplicemente, persone».

Semplicemente persone. Nate da genitori "misti", israeliani e arabi. Innamorate di chi, in guerra, starebbe dall'altra parte del muro. E bambini. Uno arabo sulle spalle di un signore israeliano. Uno con la bandiera della Palestina sulla guancia, l'altro con i graziosi riccioli ebrei. Però stanno mano nella mano. Baci, sorrisi, cartelli.

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