Note di speranza

Nulla fermerà la musica: dopo la pandemia, a Gandino torna il concerto in piazza

Domenica 5 luglio, alle 21, tradizionale concerto della Banda davanti al Municipio per coronare la festa dei Ss.Patroni. Prove all'aperto in Oratorio e tanta voglia di normalità

Nulla fermerà la musica: dopo la pandemia, a Gandino torna il concerto in piazza
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di Giambattista Gherardi

Dopo il silenzio imposto dal lockdown, quella di domenica 5 luglio sarà per Gandino una data a suo modo storica. In coincidenza con la festa dei Ss. Martiri Patroni, tornerà infatti a esibirsi il locale Civico Corpo Musicale. Si tratta del primo evento musicale dal vivo del dopo pandemia, preparato con cura nelle ultime settimane grazie alle prove “en plein air” svolte sotto l’ampio porticato dell’Oratorio Sacro Cuore. La formazione diretta dal maestro Aleandro Martinelli dovrà adeguare modalità e disposizione ai dettati dei decreti ministeriali, ma porterà il piacevole senso di ripresa già sperimentato attraverso le prove tenutesi presso il porticato dell’Oratorio.

Lo scorso anno, il gruppo presieduto da Andrea Rudelli ha festeggiato il 60° anniversario della rifondazione, avvenuta il 16 maggio 1959. Allora un gruppo di musicanti si unì per accompagnare il corteo dei ragazzi della Prima Comunione, con Andrea Spampatti che raggruppò sedici elementi sotto la direzione del maestro Aber di Sforzatica. Sicuramente Gandino vantava sin dall’Ottocento una formazione bandistica, al punto che secondo alcune citazioni (mai confermate) l’originaria fondazione risalirebbe addirittura a due secoli fa, esattamente al 1819. Nella seconda metà dell’Ottocento, il corpo musicale di Gandino raggiunse livelli di particolare prestigio grazie ad Andrea De Giorgi, amico di Giuseppe Verdi, Rossini e Ponchielli. Nel 1967 la direzione passò al maestro Giuseppe Belotti, cui subentrò Roberto Rivellini dopo un anno di transizione con la direzione di Mario Castelli. Nel 1989 l’avvento di Maurizio Beltrami, seguito da Fabio Piazzalunga e successivamente da Aleandro Martinelli, maestro attuale, da oltre vent’anni.

Il Quintetto Orobie, protagonista della rassegna "Suoni in Estate" 2020

Dopo l’ouverture bandistica, venerdì 26 luglio alle 21, presso il Convento delle Suore Orsoline, toccherà invece alla rassegna Suoni d’Estate, che toccherà varie località di Val Seriana, Val di Scalve, Val Brembana, Val Camonica e Svizzera. Un’edizione nella quale a esibirsi sarà il Quintetto di Fiati "Orobie", che celebrerà il genio musicale di cinque grandi operisti italiani del XIX secolo (Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini), ma che dedicherà uno sguardo anche all’Europa attraverso i capolavori di Ravel, Mussorgsky e Dvorak. Una novità sarà riservata ai più piccoli: verrà presentata la favola musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev. I concerti di Suoni d’Estate saranno dedicati alle vittime dell’epidemia e in particolare a Giorgio Valoti, padre del direttore artistico Alessandro e sindaco di Cene, dove si terranno gli eventi di apertura e chiusura.

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