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È lei, al grido di: «Attacca!!» Skin e le altre novità di X Factor

È lei, al grido di: «Attacca!!» Skin e le altre novità di X Factor
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È lei, al grido di: «Attacca!!», la novità della nuova edizione italiana di X-Factor: Skin. La 48enne (ma chi lo direbbe?) cantante inglese, nata Deborah Anne Dyer, testa rasata, fisico longilineo e androgino, ma soprattutto grande voce ed ex-leader degli Skunk Anansie, è il quarto giudice del talent alla ricerca di voci da lanciare nel mondo del music business giunto da noi alla nona edizione. Ogni anno c'è una novità: se lo show ha abbandonato dopo le prime quattro edizioni la Rai (e con essa il conduttore Francesco Facchinetti – per altro ora giudice di un talent avversario, The Voice, ma questa è un'altra storia) per approdare su Sky (con a condurre Alessandro Cattelan, ex Mtv e Rai, e da qualche anno speaker a Radio DeeJay), è dal fronte “rimescolamento giudici” che arrivano le news più succose e attese. Si è passati da Morgan-Simona Ventura-Mara Maionchi (edizioni I e II), passando per Morgan-Mara Maionchi-Claudia Mori (III) e Enrico Ruggeri-Anna Tatangelo-Mara Maionchi-Elio (IV, prima edizione con quattro giudici), per arrivare, con Sky, a Morgan-Simona Ventura-Arisa-Elio (V e VI), seguito da Morgan-Simona Ventura-Elio-Mika (VII), e da Morgan—Mika-Fedez-Victoria Cabello (VIII), e infine la formazione di quest'anno: Elio, Mika, Fedez e, appunto, Skin.

 

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La trafila iniziale per arrivare a gareggiare in trasmissione è segnata dalle tappe “audizioni di fronte a giudici e pubblico”, cui abbiamo assistito la settimana scorsa (prima puntata) e ieri sera, “Six Chair Challenge”, introdotta l'anno scorso, in cui, come nel celebre gioco delle sedie, i concorrenti rimasti a quel punto si contendono i pochi posti rimasti simboleggiati, appunto, da sedie su cui possono sedersi se “promossi”, e gli “Home Visit”, ulteriore scrematura in location particolari, in cui si creano le vere e proprie categorie (Under Donne, Gruppi, Under Uomini, +259 e queste vengono assegnate al proprio giudice (SPOILER ALERT: ma Rupert Murdoch lo sa che sulla pagina di Wikipedia dedicata alla trasmissione ci sono già le assegnazioni categoria-giudice di quest'anno anche se queste dovrebbero essere rivelate al pubblico un bel po' di puntate più in là?).

 

 

Altra novità di quest'anno, oltre a Skin, è che i gruppi potranno – finalmente – esibirsi dal vivo con gli strumenti. Non più solo, quindi, gruppi puramente vocali – il cui futuro in Italia appare sempre un po' nebuloso, la nostra ultima boy band risale ai Ragazzi Italiani degli anni '90... - ma gruppi che suonano chitarra, batteria & co. dal vivo.

Skin sta entrando con il suo incedere felino e insieme autoritario nel cuore degli spettatori come fa ogni forestiero che ironizza sulla proprio vocabolario italiano (finora) ancora scarsino e che si rimette in gioco dietro al banco dei giudici di un talent dall'alto di una rispettabilissima carriera come la sua.

Un po' proprio come ha fatto anche Mika gli scorsi due anni. Ora del cantante libanese-statunitense, classe 1983, si può decisamente dire che l'italiano sia migliorato (una delle lingue che parla fluentemente oltre a francese, inglese, spagnolo, per non parlare del cinese e dell'arabo da lui studiate). La carriera è più lanciata che mai (sta andando bene il suo ultimo album, No Place In Heaven, uscito a giugno), il feeling con il nostro Paese ormai consolidato: spesso ospite di trasmissioni televisive (da Che tempo che fa di Fabio Fazio alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi) nonché volto di alcune importanti campagne pubblicitarie, a Mika ora in Italia manca solo un “trofeo”: vincere, come giudice, X-Factor... e chissà che questa non sia la volta buona.

 

 

Fedez e il suo pulloverino di tatuaggi tornano, per la seconda volta, dopo la vittoria dell'anno scorso (grazie al cantante Lorenzo Fragola) con il dichiarato intento di divertirsi di più. L'anno scorso per il 25enne rapper milanese è stato un primo anno da giudice intenso: segnato da un rapporto conflittuale con l'allora giudice Morgan, dal dover imparare a gestire come mai fatto prima il mezzo televisivo (esame superato brillantemente, lui e i suoi «È un ossimoro!»), e contemporaneamente dal fronteggiare la consacrazione definitiva della carriera (col premiatissimo e vedutissimo album Pop-Hoolista). Quest'anno la rotta è già segnata, il ghiaccio ampiamente rotto, c'è più spazio per le risate e una ritrovata sintonia con Mika: l'anno scorso “distante” per stile e modi da lui (damerino vs bad boy), quest'anno, con Fedez con meno ansia da prestazione e quindi meno agguerrito e Mika più a suo agio con la lingua e quindi più tagliente e netto nei giudizi («Tu sei andato bene, tu hai fatto cagare»), diciamo che i due si sono venuti incontro.

Elio, baffo e ciuffo nero lucido alla ribalta, alla sua quinta prova come giudice (vinse nel 2010 con la scomparsa Nathalie) non manca di portare saggezza e sagacia (coi suoi 54 anni è anche il giudice più anziano), lì dentro è il baluardo dell'italianità più alta (l'avreste detto anni fa?!), ride e sa far ridere ma prende molto seriamente il suo compito di scopritore e guida di nuovi talenti.

Mara Maionchi, produttrice discografica ed ex-giudice, già dall'anno scorso tornata a far parte del team della trasmissione come conduttrice di Xtra Factor, lo show subito dopo lo show in cui si commenta a caldo quanto appena ascoltato e visto coi protagonisti della serata, riprende posto anche quest'anno sul divano notturno dei commenti. E quando può si aggira per i corridoi a dispensare, ad esempio, lezioni-lampo di italiano a Skin («Quando uno fa proprio schifo, gli devi dire: “Sei una pippa M O N D I A L E”!»).

 

 

Si è, infine, in attesa di scoprire se ci han visto giusto gli ideatori e i produttori del programma ad assoldare Aurora Ramazzotti, la 18enne figlia di cotanta Michelle Hunziker e di cotanto Eros, per condurre l'X-Factor Daily, fascia quotidiana che segue i ragazzi nella preparazione alla serata della diretta, dopo tutto il clamore mediatico suscitato da questa scelta “raccomandata” (quindi, visto che se ne è tanto parlato, la partita è già vinta in partenza da ideatori e produttori).

Tra un'esibizione surreale (come quella di chi ha proposto l'inedito “ESOFAGO”) e contemporanea (l'acclamato Elijah, ukulele e “Johnny Be Good” alla mano, sorrisone contagioso e l'inizio nel mondo della musica «sulla strada» nel senso che «volevo l'iPhone ma non avevo soldi e mi sono messo a cantar per strada per guadagnare qualcosa e comprarmelo»); dopo quello che, avendo tra l'altro ben impressionato giudici e pubblico con la sua performance, orgoglioso mostra le mani da lavoratore (vive e lavora in una fattoria dove alleva cavalli), e dopo la greca che voleva incontrare Mika, le regala un quadro da lei eseguito rappresentante la di lui faccia e non riesce a spiccicar nota musicale tanto è emozionata ad aver davanti il suo idolo e allora lui si alza e canta con lei portando a termine l'audizione come duo (una Cenerentola ellenica un po' agée, diciamo); insomma, in attesa di vedere la prossima puntata quale altro spicchio d'Italia – disperata, speranzosa, scanzonata, seriosa, umile, intonata, scentrata, eccitata – salirà sul palco a solleticare la nostra voglia di essere spettatori di uno spettacolo, ci chiediamo solamente: quanto manca a giovedì prossimo?

 

 

 

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