Un mondo incantato in 20 foto I semi di fiori sembrano una fiaba
Una ragnatela e la corolla di un fiore sembrano costellazioni di pianeti, negli scatti di Joni Niemelä, un fotografo finlandese con la passione per la natura. Paesaggi e condizioni meteorologiche molto particolari, come le tempeste o le aurore boreali, sono ritratti con sapienza dall’obiettivo dell’artista, comunicando ora meraviglia, ora inquietudine, ora una calma sospesa, quasi fiabesca. Niemelä ha iniziato a esercitare la sua attività per conservare memorie per il futuro, non diversamente da chi ricorre alla fotografia solo per immortalare occasioni importanti (battesimi, matrimoni, lauree). Poi, circa dieci anni fa, ha cominciato a usare la tecnica della macrofotografia e a interessarsi a mondi molto piccoli, animali e vegetali. L’artista si è così dedicato a ritrarre gli effetti prodotti dalle gocce di rugiada e di pioggia e ha chiamato la serie di fotografie realizzate su questo tema Micro Galaxy. Ha poi osservato la vita delle formiche (Life of Ants) e ha ammirato la bellezza aliena di una pianta carnivora, la Drosera (Drosera).
I semi dei fiori. Negli ultimi dodici mesi, Niemelä ha fotografato i semi dei fiori. In sostanza, ha cercato il piccolo nel piccolo e quello che è riuscito a immortalare è sorprendente. I semi del tarassaco, forse meglio noti come “soffioni” – quelli che si soffiano via, esprimendo un desiderio -, sono i soggetti preferiti da Niemelä. Sono lunghe e eteree antenne ricoperte da minuscole gocce, come piccine tele di ragno o reti elettriche futuristiche; talvolta invece si accendono d’ambra, e assomiglierebbero a delle lampadine, se non fosse per la tonalità calda e avvolgente della luce. Le analogie ispirate dalle immagini sono molte e intriganti. Incoraggiano chi osserva a confrontare con realtà note (o fantastiche) quello che normalmente non si potrebbe vedere a occhio nudo. Ci sono fiori che sono fiammelle evanescenti, oppure grattacieli sottili, vegetali, oppure ancora sono strani esseri dalle capigliature ad ampolla, su sfondi bianco neve. Le fotografie di Niemelä, insomma, sfidano l’immaginazione, coinvolgendola in un gioco semiserio governato dal “come se”.