Tra arti antiche e arte

Viaggio fotografico in via Pignolo bassa, un angolo di Parigi nel cuore di Bergamo

L'appassionato di fotografia Stefano Lavelli ha realizzato un mini-reportage in una della vie più suggestive della nostra città: «Ho voluto cogliere le espressioni di alcuni protagonisti di questa zona, fatta di mestieri, svolti con passione e tenacia nonostante gli attuali tempi difficili»

Viaggio fotografico in via Pignolo bassa, un angolo di Parigi nel cuore di Bergamo
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Foto di Stefano Lavelli

«Risalendo via Borgo Palazzo con le mie due macchine fotografiche Olympus al collo, mi sono imbattuto in quel “piccolo magico mondo” di via Pignolo Bassa, che conduce gradualmente verso Porta Sant'Agostino, percorrendo un itinerario incredibilmente suggestivo». Inizia così il suo breve racconto Stefano Lavelli, stezzanese e dipendente di Intesa Sanpaolo (ex Ubi) con una passione per gli scatti rubati dalla vita di strada.

Sui social, Lavelli ama raccontare Bergamo e la provincia attraverso le fotografie che lui stesso scatta durante i suoi giri. In questo caso, il suo "occhio" s'è soffermato su questo bellissimo pezzo di Bergamo, che definisce «un angolo di Parigi».

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Franco Travi, artista e pittore

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Franco Travi, artista e pittore

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Foto 3 di 11

Franco Travi, artista e pittore

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Foto 4 di 11

Kefa Coffee, Hiwot Assefa

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Foto 5 di 11

Kefa Coffee, Hiwot Assefa

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Foto 6 di 11

Marino Angelo Rossi, artista del legno

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Marino Angelo Rossi, artista del legno

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Pontiggia, artista e liutaio

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Pontiggia, artista e liutaio

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Pontiggia, artista e liutaio

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Pontiggia, artista e liutaio

«Alla sequenza dei palazzi signorili rinascimentali e neoclassici - racconta Lavelli -, si sono aggiunti atelier o i laboratori artigianali, tra i quali quello del liutaio Pontiggia, del pittore Franco Travi, dell’artista del legno Marino Angelo Rossi e della caffetteria Kefa Coffee – Bio Fusion Food di Hiwot Assefa: il tutto in un’atmosfera che mi ricordavano il Quartiere Latino di Parigi o la zona Brera di Milano». Ed è proprio questi personaggi, questi mondi che Lavelli ha raccontato con un bellissimo mini-reportage che ci ha gentilmente concesso di pubblicare.

«Nella breve scoperta fotografica di questa via ho voluto cogliere le espressioni di alcuni protagonisti di questa zona, fatta di mestieri, svolti con passione e tenacia nonostante gli attuali tempi difficili - spiega ancora Lavelli -. Riscoprendo, quindi, finalmente la mia fotografia di strada, preceduta sempre da una breve ed empatica chiacchierata che mi aiuta sempre a cogliere l’istante più romantico e dolce del soggetto nella svolgimento della sua attività. Un piccolo mondo raffinato fuori dal tempo e dagli schemi delle vie centralissime e affollate dello shopping bergamasco che iniziano qualche centinaio di metri più in là, proprio dal Sentierone».

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