L'opera "You"

Cattelan si fa impiccare in un bagno di Milano per la Art Week 2022

Al Monumentale invece esposta l'opera d'arte con i resti del palazzo distrutto durante la strage di via Palestro.

Cattelan si fa impiccare in un bagno di Milano per la Art Week 2022
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In concomitanza con Art week 2022, Comune di Milano, Museo del Novecento e Cimitero Monumentale presentano il progetto di Maurizio Cattelan "Ninna nanna". Tra le opere esposte quella più d'impatto è la scultura di cera con le sembianze dell'artista, impiccato in un bagno della casa Corbellini Wassermann della galleria Massimo De Carlo di Milano.

L'artista Maurizio Cattelan (foto da Facebook)

L'opera "You"

L'opera "You" di Cattelan

Un Cattelan appeso per il collo, impiccato in giacca e cravatta: questa la sua opera "You" alla casa Corbellini Wassermann della galleria Massimo De Carlo di Milano, in viale Lombardia, per la Art week 2022.

Come riporta Prima Milano, a galleria ha spiegato che l'artista presenta una scultura che indaga gli istinti umani fondamentali: l’amore, l’amicizia, il potere, la perdita e la sconfitta. You è un'allucinazione, un'immagine di controllo e di perdita. Un gesto generoso di accoglienza ma anche un inevitabile addio, esplora il ruolo dell’individuo nello spazio pubblico. Dichiarazione di resa o forse semplicemente l'affermazione di una nuova gentilezza, questo nuovo lavoro di Maurizio Cattelan attesta la morte dei grandi poteri infondendo nuove energie nella forza dell’individuo.

L'opera "Lullaby" di Cattelan

L'opera "Lullaby" di Cattelan 
L'opera "Lullaby" di Cattelan

Dal 30 marzo al 6 novembre 2022, "Lullaby", opera di Maurizio Cattelan realizzata nel 1994, sarà allestita nella sala del Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale. Al termine dell'esposizione l'opera, di proprietà di Cattelan, sarà donata alla città, entrando a far parte della collezione permanente del Museo del Novecento.

Il 27 luglio 1993 alle 23:34 un'autobomba mafiosa esplode a Milano. Nella strage di via Palestro perdono la vita cinque persone – i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l'agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Drissalle – e viene raso al suolo il muro esterno del Padiglione d'Arte contemporanea, progettato da Ignazio Gardella e aperto nel 1954.

Nei giorni successivi all'attentato Maurizio Cattelan recupera presso una discarica le macerie dell'edificio e realizza nei mesi successivi l'opera "Lullaby", che viene esposta nel 1994 contemporaneamente alla prima personale all'estero dell'artista presso la Laure Genillard Gallery di Londra e in una collettiva al Musée d'Art moderne de la Ville de Paris.

Nella versione di Londra una parte dei detriti è raccolta in un borsone da viaggio blu, simile a quello utilizzato per raccogliere il materiale delle demolizioni, ma che allo stesso tempo ricorda le borse utilizzate negli ospedali per trasportare la biancheria contaminata; nella versione parigina, oggi presentata a Milano per la prima volta, i resti del Pac vengono invece raccolti in 40 sacchi di plastica bianca stoccati su due pallet.

Le opere di Cattelan di nuovo a Milano con Art week 2022

Opera per la prima volta presentata a Milano

Particolarmente significativa per la storia di Milano e per i Musei Civici, l'opera, grazie alla collaborazione fra Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Servizi Civici e Generali, viene oggi per la prima volta presentata a Milano. Riacquistata dall'artista proprio per poterla donare alla città di Milano, Lullaby verrà donata al Museo del Novecento.

I commenti

"Ringrazio Maurizio Cattelan per Lullaby, per averla regalata a Milano, ma anche e soprattutto per averla realizzata e per ciò che questa opera rappresenta - afferma il Sindaco Giuseppe Sala -. Lullaby racconta una pagina dolorosa per la nostra città: il vigliacco attentato mafioso di via Palestro. Milano non dimentica e nel luogo deputato al ricordo, il nostro Monumentale, oggi con Lullaby onora la memoria di chi ha perso la vita nella strage del PAC. L'arte ha quella straordinaria dote di provocare riflessioni e di cogliere significati profondi e nuovi, ogni qualvolta la si ammiri. E l'opera di Cattelan lo fa con grande concretezza".

"Lullaby – sottolinea l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – è un'opera di estrema attualità che sottolinea l'importanza della memoria come strumento di conoscenza per una società sempre più consapevole. Il lavoro di recupero delle macerie del PAC va quindi al di là del suo indubbio valore artistico, amplificato dall'allestimento in un luogo così potentemente evocativo come il Monumentale, e assume un significato ancora più forte grazie alla donazione dell'opera al Museo del Novecento. Grazie alla sensibilità e alla generosità di Maurizio Cattelan, infatti, Lullaby entrerà a far parte del patrimonio artistico e storico delle collezioni civiche milanesi".

"L'esposizione dell'opera presso il Cimitero Monumentale – dichiara l'assessora ai Servizi civici Gaia Romani – è particolarmente significativa per il valore artistico e simbolico di questo luogo. La casa dove riposano i milanesi illustri, dove si celebrano i giusti e coloro che hanno sacrificato la vita per i propri ideali. Per tutti questi motivi crediamo sia preziosa la scelta di rendere omaggio alle cinque persone che persero la vita nell'attentato di via Palestro proprio qui. Un monito per non dimenticare. Ricordare, a 29 anni da quella terribile strage mafiosa, è un dovere civico e istituzionale che dobbiamo alle famiglie delle vittime e alla città di Milano che, oggi come ieri, continua a impegnarsi nella lotta alle mafie".

"Spesso la memoria è aiutata dagli oggetti, ci permettono di non dimenticare con il passare del tempo – afferma Maurizio Cattelan – . Le macerie di Lullaby appartengono a Milano, per questo ho pensato che fosse un dovere restituire l'opera alla città e alla cura dei milanesi".

Verrà fatta una mappa dei 14 monumenti

L'iniziativa, che mira anche alla valorizzazione dei luoghi della cultura tra i più importanti nel capoluogo lombardo, prevede anche la realizzazione di una mappa che guiderà il visitatore in un percorso alla scoperta del "Novecento al Monumentale", attraverso 14 monumenti, realizzati da alcuni tra i più famosi artisti del XX secolo, da Wildt a Martini, da Fontana a Remo Bianco, fino appunto all'opera di Cattelan.

Chi è Maurizio Cattelan

Maurizio Cattelan, nato a Padova nel 1960, è uno degli artisti più apprezzati e controversi nel mondo dell'arte.

Le sue opere, che prendono forma da persone, situazioni o avvenimenti della realtà che ci coinvolge, costituiscono il frutto di una operazione dissacrante nei confronti di arte e istituzioni e sottolineano i paradossi dell'uomo e della società, riflettendo su scenari politici e culturali con profondità e acume.

Le sue mostre più importanti

Le sue mostre personali sono state presentate da istituzioni di rilievo internazionale, tra cui Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2021); UCCA, Center for Contemporary art, Beijing, (2021); Blenheim Palace, Woodstock (2019); Monnaie de Paris (2016); Solomon R. Guggenheim museum, New York (2016 e 2011); Fondation Beyeler, Riehen/Basilea (2013); Palazzo Reale, Milano (2010); Kunsthaus Bregenz (2008); MMK Museum für Moderne Kunst, Francoforte (2007); Fondazione Nicola Trussardi, Milano (2004); Muse d'Art moderne de la Ville de Paris (2004); MOCA Museum of Contemporary Art, Los Angeles (2003); Ludwig museum, Colonia (2003); Museum of Contemporary art, Chicago (2002).

Cattelan ha inoltre preso parte a importanti rassegne collettive, tra cui Yokohama Triennale (2017 e 2001); Biennale di Venezia (2011, 2009, 2003, 2001, 1999, 1997 e 1993); Gwangju Biennale (2010); Biennale of Sydney (2008); Whitney Biennial (2004); New York, Seville Biennial (2004); Biennale de Lyon (2003); Skulptur Projekte Münster (1997).

I riconoscimenti ottenuti (o quasi)

Finalista del Guggenheim Hugo Boss Prize (2000), l'artista ha ricevuto il premio Quadriennale di Roma (2009), l'Arnold-Bode Prize, Kassel (2005), la laurea honoris causa in Sociologia dall'Università degli Studi di Trento (2004) e il titolo di Professore honoris causa in scultura dall'Accademia di Belle arti di Carrara (2018).

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