La singolare protesta

Consigliere regionale no Green pass sposta l'ufficio fuori dal Pirellone per protesta: M5S prende le distanze

Un'iniziativa da cui il partito ha subito preso le distanze, tanto che potrebbe persino arrivare l'espulsione.

Consigliere regionale no Green pass sposta l'ufficio fuori dal Pirellone per protesta: M5S prende le distanze
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Lo aveva annunciato ieri in una conferenza stampa e alla fine lo ha fatto: il consigliere regionale M5S Luigi Piccirillo ha spostato il suo ufficio fuori dal Pirellone per protestare contro il Green pass e per chiederne "l'abolizione visto che in Lombardia il 90% della popolazione ha già la seconda dose".

Affermazioni e azioni da cui il Movimento 5 Stelle prende le distanze tramite un comunicato.

Consigliere regionale no Green pass sposta l'ufficio... fuori dal Pirellone

Come riporta Prima Milano martedì 26 ottobre 2021 in occasione del Consiglio regionale il consigliere pentastellato Piccirillo ha spostato il suo ufficio fuori dal Pirellone per protestare contro il Green pass e per chiederne "l'abolizione visto che in Lombardia il 90% della popolazione ha già la seconda dose"Piccirillo ha chiesto anche chiesto "alla Regione Lombardia di farsi carico del costo dei tamponi a tutti i cittadini lombardi che non possiedono green pass e che sono costretti a fare tamponi per motivi di lavoro" e ha anticipato che destinerà parte del suo compenso a una raccolta fondi per il sostegno alle fasce di popolazioni più in difficoltà.

Nella conferenza stampa di ieri il consigliere pentastellato aveva precisato di non essere No vax  ma ha preferito non rispondere in merito al fatto se abbia fatto il vaccino anti-covid dichiarando che "E' un' informazione personale, io oggi sostengo una lotta di tutti".

La protesta in piazza Duca d'Aosta

Ha posizionato un gazebo in piazza Duca d'Aosta a Milano, fuori dal Pirellone, con tanto di porta di cartone e nome e cognome sopra, segno del suo "ufficio decentrato". Così il consigliere ha protestato contro il Green pass questa mattina.

L'obiettivo principale della protesta era chiedere tamponi gratuiti (pagati da Regione Lombardia) per i dipendenti non vaccinati che devono avere il Green pass per poter lavorare.

Anche oggi Piccirillo non ha dichiarato se è o meno vaccinato, ma si è reso disponibile a scendere in piazza sabato con la prossima manifestazione No Green pass a Milano.

L'ufficio decentrato del Consigliere regionale Luigi Piccirillo

Il Movimento 5 Stelle prende le distanze

In merito all'iniziativa di Piccirillo il Movimento Cinque Stelle Lombardia ha affermato:

"Le attività del Consigliere regionale Luigi Piccirillo sono espressione di iniziative personali, i cui contenuti sono stati celati e pertanto non condivisi con il gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle Lombardia. Tali posizioni si collocano al di fuori della linea decisa di comune accordo dal gruppo regionale. Inoltre, iniziative di questo tipo alimentano, nei confronti delle politiche di ripresa e contenimento della pandemia, quell’ambiguità in risposta alla quale il Movimento Cinque Stelle coglie l’occasione per ribadire la propria assoluta distanza. La tutela della salute, dell’istruzione in presenza e del lavoro non possono lasciare spazio ad ambiguità politiche e convinzioni personali".

Anche il collega Gregorio Mammì, consigliere regione del M5S, ha palesato oggi il dissenso del Movimento:

"Il suo atteggiamento va contro la nostra linea politica, i suoi voti in dissenso dal gruppo e non partecipare alle riunioni di gruppo sicuramente fanno pensare che presto prenderemo provvedimenti".

Spetterà eventualmente all'ex premier Conte, ora a capo del Movimento 5 Stelle, decidere su eventuali mosse politiche come l'espulsione di Piccirillo dal movimento.

Dissenso anche dal Presidente del consiglio di Regione Lombardia

Anche il  Presidente del consiglio Regionale Alessandro Fermi ha preso le distanze dall'iniziativa di Piccirillo, dichiarandola poco seria e rispettosa:

"Questo è un posto di lavoro, oltreché un'istituzione, quindi pensare che un consigliere regionale manifesti in questo modo credo sia irrispettoso per l'istituzione e per tutti i lavoratori che invece rispettano le regole".

 

 

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