Spacciava per arrotondare

Il pizzaiolo che nel barattolo del sale nascondeva la cocaina

Arrestato a Monza un 38enne di origini egiziane: le perquisizioni sono scattate dopo che è stato intercettato un cliente uscire con una dose dal locale.

Il pizzaiolo che nel barattolo del sale nascondeva la cocaina
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Quando hanno fermato un uomo uscire dalla pizzeria e lo hanno trovato con una dose di cocaina non pensavano certo a quello che avrebbero scoperto poco più tardi.  I Carabinieri, dopo aver fermato il cliente, hanno infatti deciso di perquisire il locale, trovando   34 ulteriori dosi della sostanza stupefacente nascoste in un barattolo nascosto tra il sale regolarmente utilizzato per la preparazione delle pizze. E nei guai è finito il titolare della pizzeria.

Cocaina al posto del sale, arrestato pizzaiolo-spacciatore

Ufficialmente di professione era un pizzaiolo, ma evidentemente lo stipendio non gli bastava e per arrotondare faceva anche lo spacciatore. Come raccontato da Prima Monza, i Carabinieri della stazione di Giussano (Monza) hanno arrestato un 38enne egiziano, titolare della pizzeria "King" di via Garibaldi, che nascondeva la sostanza stupefacente nel barattolo del sale che utilizzava nella sua attività.

La perquisizione del locale è scattata dopo che i militari dell'Arma avevano intercettato un uomo, 52enne di Cittanova, uscire con fare sospetto dalla pizzeria. E quando lo hanno intercettato hanno verificato che con sé aveva infatti una dose di cocaina appena acquistata nell'esercizio commerciale.

A quel punto i Carabinieri non hanno indugiato ulteriormente: sono entrati nella pizzeria e hanno perquisito  il titolare - un 38enne egiziano, pizzaiolo - recuperando una dose di cocaina. Controlli più approfonditi del locale hanno poi portato al ritrovamento, nascoste nel barattolo del sale regolarmente utilizzato per la preparazione delle pizze, ulteriori 34 dosi di cocaina e una bustina per alimenti con ulteriori 21 grammi di stupefacente. Insieme alla droga, sono stati sequestrati anche un bilancino di precisione, due telefoni cellulari utilizzati verosimilmente per l’attività di spaccio, circa  700 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita.

La reazione dell'uomo

Al termine della perquisizione dei locali, in concomitanza del rinvenimento delle 34 dosi di droga e del conseguente arresto, il 38enne ha opposto resistenza agli operanti cercando di divincolarsi per non farsi ammanettare.

L’uomo, arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza della caserma di Seregno fino a lunedì mattina quando, trasferito in Tribunale a Monza, al termine dell’udienza di convalida e il rito direttissimo, è stato portato in carcere a Monza.

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