Un furbone

Latitante in Germania si mette a fare una diretta Facebook dal ristorante... e la Polizia italiana ringrazia

L'uomo era stato condannato a tre anni di reclusione. Era fuggito da Vercelli e si era rifugiato in Germania, ma è stato tradito dai social.

Latitante in Germania si mette a fare una diretta Facebook dal ristorante... e la Polizia italiana ringrazia
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Probabilmente si sentiva sicuro nel luogo che si era scelto per nascondersi, o forse ha commesso una imperdonabile leggerezza. Fatto sta che per un latitante la regola numero uno dovrebbe essere quella di nascondersi e invece lui si è stato tradito... da una diretta su Facebook. Che gli è costata l'arresto.

Il latitante beccato grazie a una diretta su Facebook

Una vicenda davvero incredibile, che lega il Piemonte alla Germania.

Come racconta Prima Vercelli, un uomo condannato a tre anni di reclusione (con pena definitiva) è stato arrestato in terra tedesca, rintracciato grazie a una diretta su Facebook dal ristorante dove stava consumando un pasto.

L'uomo, da anni residente a Vercelli, era stato condannato per usura ed estorsione. Reati commessi nel 2014 nella cittadina piemontese, dalla quale però si era allontanato una volta condannato.

Il nascondiglio del latitante

Le prime ricerche hanno condotto all’alta Valsesia, dove il soggetto si era nascosto, approfittando della particolare morfologia del territorio per poi varcare il confine nazionale con la Svizzera, rendendo ancora più difficile la cattura.

L’intensa attività di indagine, supportata da intercettazioni internazionali, ha consentito di ricostruire gli spostamenti del soggetto, il quale, dopo aver attraversato la Svizzera, si era recato in Germania, dove disponeva degli appoggi necessari per continuare a garantirsi la latitanza.

Le ulteriori attività di polizia hanno permesso di restringere il campo di ricerca alla città di Mönchengladbach e di individuare l’autovettura utilizzata dal latitante, consentendo all’Autorità Giudiziaria di Vercelli di emettere a suo carico un mandato di arresto europeo, rendendo esecutiva la sentenza di condanna nel territorio comunitario.

I social

Le indagini, che hanno riguardato anche il monitoraggio dei profili social del soggetto, hanno infine condotto alla precisa localizzazione e alla cattura del latitante, tradito definitivamente da una diretta social nel ristorante in cui stava cenando. Trovato in possesso di documenti falsi, grazie ai quali era riuscito a varcare il confine di Stato ed eludere i controlli in Svizzera e in Germania, è stato arrestato e condotto  in Italia dove dovrà scontare la pena.

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