la richiesta che non ti aspetti

"Per favore, portatemi in carcere. Non voglio più stare a casa con mia suocera"

I Carabinieri di Asti avevano detto di no, ma poche ore dopo, non trovandolo in casa, lo hanno condotto in cella.

"Per favore, portatemi in carcere. Non voglio più stare a casa con mia suocera"
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"Pronto Carabinieri? Salve, vorrei chiedervi gentilmente di portarmi in cella perché ai domiciliari con mia suocera non ci voglio stare". Sembra una battuta da film comico, ma in realtà tutto questo è accaduto veramente. In provincia di Asti, un detenuto agli arresti domiciliari ha telefonato in caserma supplicando i carabinieri di portarlo in carcere perché non sopportava più di stare in casa con la suocera. I militari dell'Arma hanno declinato la sua richiesta, ma successivamente, non trovandolo nell'abitazione durante un giro di controllo, hanno dato adito al suo desiderio.

Si fa arrestare perché non vuole stare ai domiciliari con la suocera

Di certo è stata una telefonata che non si sarebbero mai aspettati di ricevere. Come raccontato da La Nuova Provincia, nella mattinata di domenica 5 settembre 2021, un uomo ha chiamato in caserma ad Asti per chiedere di essere incarcerato. Il motivo? Non sopportava più di stare ai domiciliari con la suocera.

L'uomo alla cornetta era un detenuto che doveva scontare una pena definitiva a 2 anni e 2 mesi per il reato di maltrattamenti alla madre e che si trovava ai domiciliari con moglie, due figli e la suocera in un piccolo alloggio. Una convivenza troppo stretta quest'ultima che lo ha portato a supplicare l'incarcerazione.

I Carabinieri negano, ma...

Lì per lì i Carabinieri hanno inizialmente declinato la richiesta del detenuto. Successivamente, tuttavia, nel pomeriggio, durante il consueto controllo del territorio che comprende anche la verifica nelle abitazioni di chi è agli arresti domiciliari, non lo hanno trovato a casa sua, verbalizzando la sua assenza.

L'uomo, il giorno dopo, si è presentato alla Stazione dell'Arma di competenza costituendosi e dando sempre maggiori segni di agitazione tanto da spingere i militari a chiedere l’intervento di una squadra di soccorritori per calmarlo. Ma è nel tragitto dalla stazione verso il Comando di Asti dove dovevano fotosegnalarlo che l’uomo ha dato in escandescenze e ha colpito più volte i Carabinieri.

Alla fine di tutto, l'uomo si è meritato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale insieme alla denuncia per evasione dai domiciliari. E, di conseguenza, la carcerazione al termine degli accertamenti cui è stato sottoposto in Pronto Soccorso.

Non sopportava più la convivenza in casa

Durante l'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari ha detto che proprio non riusciva più a sopportare la convivenza in casa, soprattutto con la suocera e che quando è andato per costituirsi aveva alzato un po’ il gomito e non si ricordava nulla di quanto successo, profondendosi in scuse verso i Carabinieri per quanto fatto nei loro confronti. Poi è stato portato al carcere di Asti in attesa del processo che si terrà a  inizio ottobre.

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