Agriturismi, pienone per i ponti di primavera: vincono il turismo rurale e la cucina tipica
Nella nostra regione ci sono oltre 1.700 strutture con un’offerta molto varia e ricca, tra natura e prodotti genuini.
Un turismo sostenibile e di prossimità, a contatto della natura e alla scoperta del buon cibo. Questi i punti forza degli agriturismi, che in questa primavera gli italiani stanno riscoprendo.
Agriturismi: vincono il turismo rurale e la cucina tipica
Sole e schiarite sulla giornata di Pasquetta hanno portato il tutto esaurito negli oltre 24mila agriturismi d’Italia, scelti per il pranzo, anche di Pasqua, da una comitiva su 10. Si è trattato in gran parte di italiani, gruppi ristretti di amici e parenti, che per il 90% stanno rimandando ancora i viaggi all’estero, optando per il turismo sostenibile e di prossimità.
I soggiorni, però, vanno ancora a rilento. Sebbene nelle strutture di tutto il Paese, per il weekend lungo di festa, siano state riempite l’80% delle camere, le prenotazioni sono arrivate davvero tutte all’ultimo minuto. Colpa, ancora, dell’incognita Covid e di una crisi economica esasperata dalla guerra in Ucraina. A dirlo è Cia-Agricoltori Italiani con Turismo Verde, la sua Associazione per la promozione agrituristica che, ora, per la vera ripartenza, allunga le aspettative sull’estate.
Anche il ponte del 25 Aprile vede circa trecentomila italiani alloggiare in agriturismo, alla ricerca della tranquillità e del buon cibo a contatto con la natura. La stima di Coldiretti conferma il ritorno alle scampagnate nelle vacanze degli italiani dopo due anni di primavere segnate dal Covid e dalle necessarie misure di restrizione per la pandemia.
L’offerta agrituristica in Lombardia
L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale e la Lombardia fa sicuramente la sua parte, con oltre 1.700 strutture, pari al 7% del totale nazionale.
L’offerta agrituristica in Lombardia è molto varia. Dalla pianura ai monti, dalla collina ai laghi, tutti possono trovare, tra le aziende attualmente attive, quella che meglio incontra i propri desideri. In azienda è spesso possibile soggiornare e, molto spesso, pranzare o cenare, direttamente in azienda o anche a casa propria attraverso la consegna a domicilio o l’asporto; oppure si possono svolgere attività sportive e culturali o comprare prodotti genuini.
Alcune aziende offrono anche l’opportunità di campeggiare in tenda o in camper. La ristorazione agrituristica varia molto da azienda ad azienda: si passa da semplici piatti a menù adatti ai palati più esigenti.
Un elemento però è sempre costante: la tipicità, la genuinità e la freschezza dei prodotti. Per legge almeno il 35% (30% per le aziende di montagna) di quanto viene servito in tavola deve essere prodotto dall’azienda stessa e, una quota non inferiore all’80% comprensivo del prodotto proprio, deve essere fornito da altre aziende agricole della zona o rappresentato dai prodotti a marchio di origine regionale.
In azienda è anche possibile trovare numerosi prodotti in vendita tra i quali vino, salumi, formaggi freschi e stagionati, frutta, verdura, uova, miele, conserve, fiori ed altro ancora.
Ma gli agriturismi lombardi offrono molto di più: sono tantissime le attività per escursionisti, sportivi, amanti dell’avventura e delle tradizioni. Inoltre nelle “Fattorie Didattiche” anche i più piccoli potranno avventurarsi in percorsi educativi a contatto con la natura, per conoscere la produzione agricola, il ciclo degli alimenti, la vita animale e gli antichi mestieri agricoli mentre nelle “Fattorie Sociali” le persone con forme di svantaggio psico-fisico o disagio sociale diventano protagonisti di attività e servizi a loro dedicati, tra cui anche percorsi di reinserimento socio-lavorativo.
Il marchio regionale che identifica le aziende agrituristiche, il famoso galletto che per più di vent’anni ha rappresentato l’agriturismo lombardo, è stato recentemente rinnovato. Esso esprime in modo efficace e diretto il richiamo alla vita rurale e costituisce una garanzia della qualità dei servizi offerti dalle aziende. L’operatore agrituristico è tenuto ad esporre al pubblico il cartello aziendale nel quale sono riportati il marchio regionale e i simboli dei servizi offerti. L’uso di tale cartello è riservato alle sole aziende agricole “connesse”.