CRESCE L'ATTENZIONE AGLI INGREDIENTI

La pizza più amata dagli italiani? La margherita!

Con oltre 8,3 milioni di pizze sfornate al giorno solo nel nostro Paese, questo piatto si conferma il più amato dagli italiani, e non solo

La pizza più amata dagli italiani? La margherita!
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Con oltre 8,3 milioni di pizze sfornate al giorno solo nel nostro Paese, questo piatto si conferma il più amato dagli italiani, e non solo. Un’indagine del 2019 su un campione rappresentativo di italiani, realizzata da Demetra per conto di Eataly, ci racconta che il 60% dei consumatori mangia la pizza almeno una volta alla settimana e il 15% anche più di una volta alla settimana. Un dato che descrive un piatto che nonostante la crisi, o forse anche a causa di essa, ha saputo evolversi e che gode oggi di grande salute.

Da sempre in Italia il pubblico si divide a metà tra la versione romana e napoletana, ma dall’indagine emerge che a fronte di un 25% che vorrebbe una via di mezzo tra le due ricette e un 14% che trova il tema indifferente, il 35% degli intervistati preferisce la pizza napoletana rispetto al 26% che predilige la romana.

La margherita è la pizza più scelta dagli italiani (35%), ma un crescente successo lo sta acquisendo la diavola che è indicata come preferenza dal 19% dell’intero campione. Anche la capricciosa ottiene grandi consensi: è ordinata dal 19% degli intervistati. Varie indagini confermano questa classifica, ma non mancano differenze territoriali. Al Nord trionfano, dopo ovviamente la margherita, la prosciutto e funghi, la gorgonzola e salame e la capricciosa. Nelle regioni meridionali, invece, le pizze più apprezzate sono la Bufalina, la marinara e quella con tonno e cipolle.

E se guardiamo ai gusti preferiti di donne e uomini? Anche in questo caso le differenze sono tante. Le donne al Nord ordinano soprattutto vegetariana e bresaola e rucola, mentre al Sud le pizze preferite al femminile sono tipicamente più mediterranee: con melanzane e ricotta (a volte anche detta Parmigiana), con frutti di mare e pomodorini, con capperi e olive.

Si conferma, anche tra i consumatori abituali di pizza, una sempre maggiore attenzione agli ingredienti: il 50% definisce “importante” e il 38% “molto importante” poter conoscere l’origine degli ingredienti con cui viene preparata la pizza, sia nell’impasto (farina, lievito) sia nei condimenti. Inoltre, dall’indagine traspare una manifesta preferenza da parte dei consumatori verso pizze preparate con ingredienti biologici o Igp/Dop e presidio Slow Food. Infatti, il 29% degli intervistati ha dichiarato di preferire pizzerie che utilizzano ingredienti di qualità e il 54% sostiene che, se disponibili, sceglie dal menù pizze guarnite con prodotti Igp/Dop o Presìdi Slow Food.

A questa esigenza di qualità corrisponde anche la disponibilità a spendere qualcosa in più. Secondo l’indagine di Demetra, infatti, per una pizza margherita di livello, il 48% degli intervistati si dichiara disponibile a spendere anche 6-7 euro, mentre il 18% arriva addirittura agli 8-9 euro. Percentuali che ovviamente variano molto da regione a regione: in Sicilia e Calabria solo il 40% spenderebbe 6-7 euro, in Campania e Puglia il 38%. I 10 euro sembrano invece essere la soglia limite: anche nelle regioni con livelli occupazionali e redditi più alti, come Lombardia e Veneto, non più del 5% degli intervistati è disposto a spendere più di quella cifra per una pizza margherita, quand’anche si tratti di una gourmet.

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