Votatele!

Delia e Antonella, le principesse della Latteria Zenucchi a Peia: più che un bar, un’istituzione

Aperto più di settant'anni fa dal padre, è ancora il cuore pulsante del borgo della Val Gandino. «I nostri clienti sono innanzitutto amici»

Delia e Antonella, le principesse della Latteria Zenucchi a Peia: più che un bar, un’istituzione

Nel corso degli anni (e sono ormai più di settanta) c’è chi l’ha definita «un’istituzione», un vero e proprio presidio sociale per una comunità di poco più di 1.600 abitanti. Il fattore umano è senza dubbio alla base della storia e della quotidianità della Latteria Zenucchi di Peia, un regno dove la tranquillità è la vera sovrana insieme a due dinamiche principesse: Delia e Antonella.

La loro storia personale e familiare è intrecciata a doppio filo a quella del locale, dove sono praticamente nate e cresciute. La Latteria Zenucchi è posta a pochi passi – quasi si trattasse di una canonica d’altri tempi – dalla chiesa parrocchiale di Sant’Antonio. Se il fattore umano è l’aspetto che la nostra iniziativa “Barista del cuore (QUI tutte le informazioni) vuole esaltare, non potremmo trovarci in un posto più azzeccato.

Più di un semplice bar

Arriviamo nel locale, fra le strette vie del borgo, in un sereno pomeriggio autunnale e ad accoglierci c’è innanzitutto il duplice sorriso delle due sorelle, ma anche e soprattutto una cura dei dettagli che è essa stessa accoglienza. I prodotti tipici sono in bella evidenza, non servono quadri perché le le ampie vetrate inquadrano alla perfezione la vista dall’alto del borgo storico di Gandino e quella più complessiva della Valle. La bacheca di giornali e riviste che garantisce al paese il servizio edicola è realizzata (artigianalmente) in legno e su di essa non manca mai PrimaBergamo.

La ricerca di una foto adeguata per corredare questo testo («Ci piace un sacco quella per l’inaugurazione dei nuovi interni, ci vestimmo come per un matrimonio») è l’assist ideale per aprire, in senso strettamente letterale, l’album dei ricordi, fra foto e racconti. Ci sono le immagini degli anni ruggenti, come quella con un nugolo di motorini parcheggiati all’esterno a conferma di quanto la Latteria sia stata negli anni un presidio territoriale, un ambiente familiare dove innanzitutto dialogare e divertirsi.

Una storia iniziata più di 70 anni fa

L’esterno della Latteria Zenucchi, a Peia, in una foto d’epoca

Quella della Latteria è innanzitutto una storia di famiglia, avviata nel 1954 da Angelo Zenucchi, papà di Delia e Antonella, affiancate in passato anche dalla sorella Silene. «Eravamo – ricordano – una famiglia contadina come tante, cresciuta fra le contrade di Peia. La nonna, Domenica, rimase vedova con nove figli e fra loro papà Angelo era il primo maschio. Lui e i fratelli, nel primo dopoguerra, si diedero da fare per avviare nuove attività: chi in campo tessile, chi nel settore della falegnameria e della creazione di mobili. Il papà scelse la via del commercio, dando priorità a formaggi e latte, venduto sfuso con gli storici bidoni. I bambini e le massaie arrivavano con i pentolini».

Angelo Zenucchi ebbe la pionieristica intuizione di affiancare al commercio anche il servizio di ristoro, che si trattasse del classico calice o di una bevanda calda. La Latteria divenne il punto di ritrovo irrinunciabile per intere generazioni e dietro al bancone si aggiunse anche Rina Bosio, sposata nel 1964 e purtroppo scomparsa lo scorso giugno.

«Clienti? Innanzitutto amici»

«Papà Angelo – aggiungono Delia e Antonella – è invece morto il 23 marzo del 1976, lo scorso anno abbiamo scelto quella data, dal profumo di primavera, per festeggiare il settantesimo compleanno della Latteria. Abbiamo sempre cercato di interpretare le istanze dei clienti. Loro, per noi, sono innanzitutto amici con i quali condividere gioie, dialoghi quotidiani e infiniti, ma anche preoccupazioni e malumori. Davanti a un caffè, a una bibita o a un breve momento di ristoro ci sono innanzitutto persone, non necessariamente consumatori. Per esercizi come il nostro ci sono stati momenti di crisi e l’accresciuta mobilità anche dei giovanissimi ha cambiato le abitudini. Negli ultimi decenni ci siamo reinventati, per esempio, con il karaoke, quando ancora serviva un impianto ad hoc e non c’erano internet e le video installazioni. Un’idea che ci ha dato tante soddisfazioni, più delle partite di calcio, perché secondo alcuni il nostro era “il bar delle donne”. Oggi organizziamo feste per diverse ricorrenze (compleanni e non solo), proponendo l’ampia sala panoramica e un servizio accurato. Puntiamo sulla qualità dei prodotti e, complice il venir meno in paese di alcune attività, disponiamo anche di articoli da regalo, pelletteria e oggettistica. Siamo pure il punto di riferimento per coloro che visitano la Panchina Gigante del Doppio Lago, installata nel 2023 sui nostri monti».

Per la festa dei 70 anni della Latteria, Delia e Antonella hanno rimesso in funzione lo storico jukebox: i ricordi di un tempo e l’entusiasmo di guardare con fiducia a presente e futuro viaggiano anche in musica.