Bere bene

Premiato un vino rosato bergamasco: è fra i migliori d’Italia

Il “Kiki V” di Tosca (Pontida), da uve Merlot, si è guadagnato il massimo punteggio della Rosa d’Oro nella “Guida Rosa Rosati Rosé 2020-2021”

Premiato un vino rosato bergamasco: è fra i migliori d’Italia
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In Bergamasca il vino rosato, in passato, non veniva visto di buon occhio. Ora le cose sono cambiate: il rosé si beve eccome, e se ne produce anche di qualità. L’impegno e la passione dei viticoltori del comparto biologico cominciano tra l’altro ad essere premiati dalle guide di settore e remunerati. Un esempio su tutti: il “Kiki V” di Tosca (Pontida), insolita spumantizzazione dell’uva Merlot con metodo Charmat lungo: macerazione sulle bucce per 6 ore e fermentazione in autoclave di circa 5 mesi. Unisce i tipici sentori fruttati del Merlot ad una buona struttura e ad una mineralità e sapidità finale che rendono il vino estremamente piacevole. Coltivazione e vinificazione sono biologiche e l’annata è 100% 2018. La scelta di fare questo vino è nata nel 2014 durante un'annata pessima in Bergamasca (non ne sarebbe uscito un buon rosso) e ha finito per essere premiata (con le uve del 2018, appunto, che invece è stata e ancora si prospetta, per le riserve ancora in cantina, una gran bella annata) con il massimo punteggio della Rosa d’Oro nella Guida 2020- 2021 dei migliori vini rosati d’Italia. La “Guida Rosa Rosati Rosé”, che verrà presentata a Venezia nei prossimi giorni, è curata dai sommelier Renato Rovetta e Carmelo Scandurra.

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