Tredici chef in aiuto alla Croce Rossa. Cena stellare al Florian Maison di S. Paolo d'Argon
90 posti, già tutti venduti. Servirà a dotare le ambulanze di uno schermo che metterà i soccorritori in grado di seguire in tempo reale le emergenze sul territorio
Tredici chef stellati in aiuto alla Croce rossa italiana di Bergamo. Una serata particolare, con una cena altrettanto particolare è stata organizzata al Florian Maison di San Paolo d’Argon. Monia Remotti e Umberto De Martino, a fare gli onori di casa, hanno aperto di nuovo le porte del loro cuore. Nel bel mezzo della pandemia, infatti, a ristoranti chiusi, preparavano pranzi e cene ai volontari della Cri di Bergamo. Quel legame non si è spezzato con l’affievolirsi della pandemia, anzi si sta rafforzando ancor di più e la serata del 27 ottobre ne sarà la testimonianza.
Iginio Massari, lo stesso Umberto De Martino, Giuseppe Mancino, Giuseppe Aversa, Domenico Iavarone, Walter Ferretto, Damiano Nigro, Alberto Riboldi, Massimo Fezzardi, Giancarlo Morelli, Carlo Bresciani, Gianluca Tomasi, Fabio Mazzolini, Debora Vena e Ljubeca Komienic daranno vita a una cena che porta il suggestivo titolo: “Il sapore delle stelle”; infatti gli chef vantano tutti una o due stelle Michelin. Un percorso del gusto che propone cinque aperitivi, serviti nella terrazza del Florian, seguiti da otto portate dall'antipasto al dolce. Ogni portata sarà accompagnata da un calice di vino in abbinata.
Un progetto di “Chefs for life” esportabile sul territorio nazionale che va in aiuto di volta in volta alle associazioni che ne hanno bisogno. Novanta posti, già tutti venduti, per un ricavato che darà modo alla Croce rossa di Bergamo di dotarsi di uno schermo particolare da installare sull'ambulanza, che metterà i soccorritori in grado di seguire in tempo reale quanto accade durante le emergenze sul territorio. E un messaggio da lanciare. «Nonostante i ristoratori siano stati una categoria che ha subito molti danni dalla pandemia - dice Monia Remotti - noi siamo qui e dal nostro ristorante vogliamo dare un aiuto a chi ne ha più bisogno». «La cucina, in fondo - dicono da Chefs for life - è sempre un atto d’amore. Così lo concepivano le nostre nonne e così vuole essere anche per noi».