Bergamo, record di "notti tropicali": dal 1985 sono passate da 8 a 62 l'anno
La nostra è la provincia dove il numero di notti con temperatura sopra i 20 gradi è aumentato maggiormente rispetto al resto Italia
Nel Rapporto sul clima del XXI secolo realizzato da ilMeteo.it in collaborazione con il Corriere della Sera la provincia di Bergamo emerge per un primato poco confortante: il nostro territorio è quello dove le "notti tropicali", ovvero quelle in cui la temperatura non scende mai sotto i venti gradi, sono aumentate di più, da otto nel 1985 a sessantadue degli ultimi anni.
Il numero complessivo non è in realtà il più alto registrato nella penisola, perché a Milano sono arrivate a 71 e a Roma a 90, ma le due città partivano nel 1985, data dalla quale inizia la ricerca, con numeri già più alti, venti giorni per la prima, cinquantuno per la seconda. Questo significa che a Bergamo il riscaldamento climatico si è fatto sentire maggiormente.
I cinque indicatori
Nel complesso, il lavoro di ricerca che ha portato alla produzione del Rapporto ha visto analizzati 185 milioni di dati climatici, dal 1985 ad oggi, per tutti e 108 capoluoghi di provincia. Un dataset quindi completo, che ha permesso di ottenere cinque indicatori unici che meglio rappresentano il clima che cambia: la temperatura media annuale; il caldo estremo, cioè il numero giorni annui con temperatura massima maggiore di 35°C; le notti tropicali, quelle notti in cui la temperatura minima non scende mai al di sotto dei 20°C; i giorni di gelo, numero di giorni annui con temperatura minima minore di 0°C e la temperatura media mensile.
Fa più caldo
Mattia Gussoni, meteorologo che ha contribuito alla stesura del rapporto spiega: «Rispetto al periodo 1985-1999, dall’inizio del XXI secolo risulta che le temperature medie, le notti tropicali e i giorni di caldo estremo sono tutti in aumento, mentre i giorni di gelo sono in diminuzione». In poche parole, fa molto più caldo rispetto a quarant'anni fa con un aumento più marcato nell'ultimo lustro. Il professionista aggiunge: «La proiezione sull'anno 2030 mostra che quella che oggi è considerata un'anomalia diventerà invece la normalità»
Anche di giorno non si scherza
Bergamo ha saputo quindi distinguersi in senso negativo sul fronte delle "notti tropicali", mentre per quanto riguarda gli altri indicatori tende a seguire l'andamento generale del Nord Italia. Questo si traduce in un rilevante innalzamento della temperatura media annuale, che nella vicina Milano è passata da valori intorno ai 13,5°C di metà anni '80, fino agli oltre 16°C degli ultimissimi anni.
"Se fa caldo, io accendo il condizionatore." è proprio la sintesi dello schifo di società in cui viviamo.
Quanto cemento e asfalto in meno c'era nel 1985 a Bergamo? A tutti quelli che parlano di riscaldamento globale chiedo di studiarsi il concetto di isola di calore che ai miei tempi insegnavano alle elementari. Poi prendete la foto aerea degli anni 80 e la confrontate con l'attuale stato della città e forse capite.
Io a casa mia a Torre B. non posso lamentarmi. Di notte dormo che è una favola. Zero caldo ed una gradevole brezza notturna.
Se fa caldo, io accendo il condizionatore.
Ditelo anche alla Presidente di Confindustria Bergamo, la Dott.ssa Ricuperati.Tempo fa avevo letto una sua dichiarazione dove diceva: "a tutti piacciono i prati verdi, ma bisogna avere presente le esigenze dell'economia". È questa mentalità che ci ha portato sull'orlo del disastro climatico !