Arriveranno giorni di gran caldo. Arpa Lombardia ha infatti diramato un’allerta per “disagio forte” (livello 4) legato al caldo, diffuso in tutta la regione (aree urbane di Bergamo comprese) fino a venerdì 27 giugno. Ma anche sabato e domenica le temperature non accenneranno a diminuire; anzi, si toccheranno punte di 38°C. Bisognerà attendere la prossima settimana per avere una tregua.
Caldo tropicale nel fine settimana
Il peggio, quindi, sembra che debba ancora arrivare. Come ha spiegato 3B Meteo a L’Eco di Bergamo, in Bassa Bergamasca si arriverà a 37-38°C, mentre in città il termometro è lievemente più basso – fra i 34 e i 36°C. Anche la notte non dà tregua, perché le temperature si aggireranno sempre attorno ai 24°C con un grado di umidità stimato del 50 per cento.
La morsa del caldo si allenterà soltanto dalla prossima settimana, quando durante la prima parte l’aria si farà più fresca – pur con massime oltre i 30°C. L’ondata di caldo africano proseguirà comunque almeno per una decina di giorni. Sulle Alpi e Prealpi orobiche, nella serata di giovedì 26 maggio, sono previste precipitazioni temporalesche, che – tuttavia – non raggiungeranno molto probabilmente la città e la pianura.
Piano caldo 2025 e consigli per affrontarlo
Alla luce della recente allerta di Arpa Lombardia e delle temperature in arrivo, il Comune ha attivato il Piano caldo 2025, che prevede contatti telefonici con i cittadini più fragili, interventi a domicilio in caso di emergenze, materiale informativo con consigli per affrontare il caldo e sorveglianza attiva sul territorio. Potenziata anche l’attività dei Centri diurni, così che gli anziani abbiano un luogo in cui stare nelle ore più calde.
A proposito di consigli, il Comune di Bergamo invita a non frequentare parchi e cimiteri nelle ore più calde. Inoltre, il Ministero della Salute invita sempre a bere molta acqua per restare idratati (almeno un litro e mezzo al giorno), di evitare l’esposizione al sole negli orari più critici (tra le 11 e le 17), di indossare abiti leggeri e chiari e stare in ambienti freschi o comunque arieggiati. Queste indicazioni si applicano, in particolar modo, agli anziani, ai bambini piccoli e alle persone affette da patologie croniche.