Neve "maculata" di rosso sulle Orobie: sono le polveri del Sahara
Un fenomeno interessante, con un rovescio della medaglia: velocizza lo scioglimento delle nevi, poiché ne inibisce il potere riflettente
Foto tra Foppolo e il rifugio Montebello di Mauro Mariani, dal gruppo Facebook "Orobie Trekking"
Il meteo delle scorse settimane è stato segnato da alti e bassi: piogge, temperature quasi estive e anche abbondanti nevicate in alta quota, tra i 1.800 e i 2.000 metri. Dando uno sguardo alle fotografie scattate dagli appassionati, però, è possibile notare una particolarità: le ultime precipitazioni nevose non sono state proprio candide, bensì presentano delle striature rossastre. È la polvere proveniente dal deserto.
Non certamente una rarità, ma un fenomeno comunque particolare. Queste polveri sahariane, come riporta L'Eco di Bergamo, sono giunte fino a noi nelle scorse settimane, trasportate da scirocco e libeccio. Regalando così uno spettacolo unico: neve bianca, "maculata" di rosso, che ricopre i pendii.
Questo interessante fenomeno ha, tuttavia, un rovescio della medaglia: le polveri possono infatti velocizzare lo scioglimento della neve, poiché ne inibisce la possibilità di riflettere i raggi solari. Le conseguenze già si fanno sentire, come segnalato dalle stazioni Arpa.
Al Fregabolgia, 1.955 metri nel territorio di Carona, ieri (domenica 14 aprile) i centimetri erano 191, contro i 237 di dieci giorni fa; a Vilminore (1.856 metri) nelle ultime due settimane un calo di 61 centimetri, da 204 a 143, mentre al Barbellino - in territorio di Valbondione, 1.784 metri) la neve è scesa da 160 centimetri a soli 86.
Resta comunque alta l'allerta valanghe (3 su una scala di 5) per le giornate di oggi e domani, lunedì 15 e martedì 16 aprile, in particolare durante le ore più calde.