Al via “Stil Novo”, tre concerti per celebrare Sant’Anna a Bergamo
La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Bottelli, sarà inaugurata il 19 luglio dal recital di Francesca Ajossa
Una rassegna all’insegna delle novità. Così si presenta “Stil Novo - I concerti di Sant’Anna”, un ciclo di tre appuntamenti musicali che nasce in occasione delle feste patronali di una delle parrocchie più densamente popolate di Bergamo.
La manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Bottelli e realizzata grazie alla disponibilità del parroco, don Angelo Domenghini, sarà inaugurata venerdì 19 luglio (ore 20.45) dal recital organistico di Francesca Ajossa, giovane e agguerrita musicista di origini sarde da tempo stabilitasi in Olanda e lì perfezionatasi sotto la guida di Ben van Oosten e Pieter van Dijk. La sua attività concertistica la vede impegnata in un repertorio che spazia dalla musica antica a diverse prime esecuzioni assolute. Nel programma, oltre a brani di Johann Sebastian Bach (Preludio in Mi bemolle maggiore “S. Anna” Bwv 552), August Gottfried Ritter (Sonata n. 3 in la minore op. 23), Hugo Distler, Heinrich Scheidemann, Jacques van Oortmerssen e Andries van Rossem (1957), anche una recentissima composizione di Luca Salvadori ispirata allo splendido affresco di Giotto agli Scrovegni di Padova che narra l’incontro tra Anna e Gioacchino, forse il primo esempio di bacio della storia dell’arte.
Giovedì 25 luglio (sempre alle ore 20.45) si esibirà il Vagues Saxophone Quartet, l’affiatato e pluripremiato quartetto di saxofonisti formato da Andrea Mocci, Francesco Ronzio, Mattia Quirico e Salvatore Castellano, nel decimo tassello del progetto “I colori dell’aria”, nato per valorizzare, attraverso l’esecuzione di brani musicali appositamente commissionati, opere d’arte meno conosciute disseminate in terra orobica. Pezzo forte della serata, sarà infatti la partitura scritta ex-novo dal bergamasco Davide Mutti e modellata su un dipinto ottocentesco di Giovanni Battista Epis (1829-1880) che ritrae S. Anna mentre insegna a leggere alla figlia Maria, custodito nella sacrestia della stessa parrocchiale.
Gran finale con “Mutazioni”, sabato 27 luglio, con Andrea Andreoli al trombone e Roberto Olzer alle due tastiere del poderoso Serassi op. 640 (1857). I due jazzisti hanno elaborato un programma esclusivo per questa rassegna, che intende dare una seconda possibilità ad alcuni celebri temi di musica classica e di colonne sonore per film. Partendo dall’interrogativo “Se fosse andata diversamente, che tipo di strade avrebbe preso quel determinato tema che nelle mani del suo creatore ha avuto quel particolare sviluppo?”, i due si sono sbizzarriti nell’inventare una sorta di vita parallela, con conseguenze del tutto inaspettate, a temi musicali di vasta popolarità.