Il concerto

Dalle melodie napoletane ai Pink Floyd, tra jazz e organo, a Stezzano

Venerdì 1° dicembre alle 20.45 originale esibizione di Roberto Olzer nella chiesa di San Giovanni Battista. Ingresso libero

Dalle melodie napoletane ai Pink Floyd, tra jazz e organo, a Stezzano
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Una vera e propria carrellata nell’universo della canzone del Novecento, che a partire da alcune celebri melodie napoletane toccherà vari generi, dal pop al rock alla canzone d’autore, con qualche meditata incursione nel musical e nelle colonne sonore. Il tutto arrangiato e riletto secondo moduli cari alla prassi del jazz, venerdì 1° dicembre alle 20.45 nella chiesa di San Giovanni Battista di Stezzano. Un’iniziativa a ingresso libero proposta dall’Amministrazione comunale di Stezzano, in collaborazione con la parrocchia.

A supportare l’autentica metamorfosi musicale sarà, con il suo variopinto arcobaleno di sonorità, l’organo a due tastiere collocato in cantoria nella parrocchiale, costruito attorno al 1880 dal pluripremiato organaro bergamasco Adeodato Bossi Urbani (autore anche dell’organo di Lallio e di Sforzatica), riformato nel 1927 dalla ditta Cornolti Piccinelli e infine restaurato nel 1990 dalla ditta Emilio Piccinelli di Ponteranica.

Una sfida, certo. E anche un tentativo di portare questo affascinante e complesso strumento più a contatto con la vita di tutti. A cominciare dal titolo della serata: “Primo Libro di Canzoni per sognare”, che intende parafrasare le antiche pubblicazioni musicali dei maestri del Cinquecento e Seicento, quando con i loro libri di canzoni per sonar definivano un genere e rimarcavano uno stato, quello derivato da una forma vocale, appunto la chanson, che ora assumeva sembianze del tutto autonome, esclusivamente strumentali.

A tenere le fila di questo musicale azzardo ragionato sarà l’infaticabile Roberto Olzer, organista e jazzista di sperimentata esperienza, che ha scelto di raggruppare il vasto materiale a disposizione inanellando una serie di otto suites tematiche, dai titoli significativi: Swinging Christmas Suite, Neapolitan Suite, Pop Suite (con brani di Mia Martini, Renato Zero, Luigi Tenco, Antonella Ruggiero), Musical Suite (da “La La Land”, “The Phantom of the Opera” e “West Side Story”), Merry Christmas Suite, Pink Floyd Suite, Kolossal Suite (I”l codice Da Vinci”, “Il gladiatore”, “1492: Conquest of Paradise”), Rock Suite (“The Winner Takes it all” degli Abba, “Who Wants to live forever” dei Queen e, per finire, “Jump” dei Van Halen).

«Una menzione particolare – commenta Olzer - alla suite dedicata ai Pink Floyd, per l’amore che mi lega alla loro musica fin dall’adolescenza, e perché la loro visionarietà sinfonica si avvicina, molto più che nelle opere di altre band, al mondo organistico».

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