Ultimo concerto

Il grazie di Gandino al maestro Martinelli che saluta la banda

Gran finale, dopo 23 anni di collaborazione. I bis conclusivi hanno unito le note struggenti di Auld Land Syne (il Valzer delle Candele) ed il brio augurale della Marcia di Radetzky di Strauss

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È finita con il maestro Aleandro Martinelli in piedi a braccia alzate davanti alla sua banda, con il pubblico in piedi a tributargli un infinito ultimo applauso. Il concerto di Natale proposto dal Civico Corpo Musicale di Gandino nella sera di S. Stefano presso il Convento delle Orsoline è stato caratterizzato dal saluto al direttore, dopo 23 anni di collaborazione.

In apertura di serata gli applausi di incoraggiamento sono stati riservati a due giovanissimi componenti, provenienti dalla Scuola "Note Insieme", che per la prima volta si esibivano in concerto: Davide Tomasini (16 anni, sax contralto) e Mauro Moro (14 anni, tromba). Il programma ha proposto musiche di Borodin,  Apfolterer, De Haan, Van der Roost, Elgar, Bernstein  Anderson e Brass. Prima dell'ultima esecuzione, il presidente Andrea Rudelli ha ringraziato il maestro Martinelli. «Non ci sono parole per sottolineare ventitre anni di impegno. A testimoniarlo sono il livello musicale raggiunto, i tantissimi giovani e il clima di amicizia, che ha fatto sì che lui fosse il primo a conoscere la nostra decisione di cercare un nuovo maestro». Parole (accompagnate da una bottiglia di champagne e da un messaggio firmato da tutti i componenti), riprese successivamente anche dal sindaco Elio Castelli che ha ringraziato a nome dell'intera comunità. Il maestro Martinelli ha stretto in un ideale abbraccio musicanti e pubblico, raggiungendo in platea, per un abbraccio speciale Giovanni Loglio ed Edo Servalli, storici componenti della Banda.

I bis conclusivi hanno unito le note struggenti di Auld Land Syne (il Valzer delle Candele) ed il brio augurale della Marcia di Radetzky di Strauss. Martinelli ha dedicato a interpreti e pubblico la celeberrima teatralità che a Vienna nel Concerto di Capodanno fu di Herbert Von Karajan. Un parallelo per nulla irriverente: per tanti versi Martinelli, in questi anni a Gandino, è stato davvero un grande direttore d'orchestra.

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