La "Primavera in Jazz" (in ritardo) per tre venerdì a Ponte San Pietro
Da venerdì 28 agosto fino all’11 settembre al Centro La Proposta (o al Teatro dell’Oratorio se piove) una panoramica eclettica sul genere
Inizialmente era prevista per marzo e aprile ma è stata rinviata a causa dell’emergenze Covid 19, la seconda edizione di “Primavera In Jazz”, rassegna organizzata dal Comune di Ponte San Pietro in collaborazione con associazione “Noi Commercianti di Ponte” e il sostegno di Color Project European. Così va in scena ora. Curata da Roberto Valentino e ribattezzata per l’occasione “Primavera In Jazz – Special Edition”, getta uno sguardo su diversi modi di intendere il jazz oggi al di là delle convenzioni ed è articolata in tre concerti in programma a cadenza settimanale presso il Centro La Proposta di Via San Marco (inizio ore 21; biglietti 8 euro per singolo concerto; abbonamento a 3 concerti 20 euro, con prenotazione obbligatoria ai numeri di telefono 035.610330 o 333.6112256) con spostamento al Teatro dell’Oratorio in caso di maltempo (per stasera è già stata prevista la location al chiuso).
Si comincia venerdì 28 agosto con la talentuosa cantante e pianista Olivia Trummer, tedesca di Stoccarda. La sua musica spazia quindi con naturalezza dalla classica al jazz passando per la sfera del singer-songwriter, emanando un'aria di ottimismo e leggerezza. Si esibisce in coppia con il batterista Nicola Angelucci, musicista di vaglia che tra l’altro fa parte del fortunato quartetto del trombettista Fabrizio Bosso, in un dialogo spontaneo, a tratti divertente, sempre intenso. Non a caso il nome del duo è “Dialogue’s Delight”.
Francesco D'Auria © Roberto Cifarelli
Venerdì 4 settembre è quindi la volta di un quartetto di recente costituzione, alla sua prima apparizione concertistica, che ha tutte le credenziali del supergruppo: ne fanno infatti parte, sotto l’insegna di Lunatiks e la leadership del batterista Francesco D’Auria, il sassofonista Tino Tracanna, il chitarrista Roberto Cecchetto e il pianista Umberto Petrin. Un quartetto dalla configurazione strumentale originale (chitarra al posto del contrabbasso) che si muove nel grande alveo del jazz e dell’arte dell’improvvisazione.
Infine, venerdì 11 settembre si potranno ascoltare il pianista Massimo Colombo e il vibrafonista Andrea Dulbecco: il duo nasce dalla ricerca di un’interazione tra due strumenti in grado di “costruire” melodie e accordi, e allo stesso tempo di incastrare fitte trame percussive.