Concerto

L’Ultima Cena di Trento Longaretti ispira un brano per quattro sax

Domenica 28 settembre, alle ore 16, nuovo appuntamento con “I colori dell’aria” nella chiesa delle Suore Sacramentine

L’Ultima Cena di Trento Longaretti ispira un brano per quattro sax

Riparte, con l’esibizione del Vagues Saxophone Quartet in programma domenica 28 settembre alle ore 16, la rassegna “Come un sole che ci scalda nella notte” nella Chiesa dell’Adorazione all’interno dell’Istituto delle Suore Sacramentine, in via S. Antonino 14 a Bergamo.

Il concerto, tredicesimo anello del progetto “I colori dell’aria” ideato nel 2022 da Alessandro Bottelli e che ha per protagonisti i giovani e valenti musicisti del pluripremiato ensemble di fiati (Andrea Mocci sax soprano, Francesco Ronzio sax contralto, Mattia Quirico sax tenore, Salvatore Castellano sax baritono), porgerà all’attenzione degli ascoltatori musiche di Johann Sebastian Bach, Felix Mendelssohn Bartholdy, Maurice Ravel, Astor Piazzolla, Michael Nyman, del bergamasco Gabriel Rota e due prime esecuzioni assolute di Alberto Cara e Gianfranco Gioia.

Nato per valorizzare il patrimonio artistico-culturale meno conosciuto del territorio grazie all’esecuzione di nuovi brani strumentali commissionati a compositori professionisti, “I colori dell’aria” intende dare al pubblico la possibilità di apprezzare sotto una luce completamente diversa – quella del linguaggio dei suoni – opere di notevole fattura e pregio iconografico, anche di autori anonimi e, nella maggior parte dei casi, relegate ai margini dei grandi flussi turistici. In questo caso, sarà il grande dipinto raffigurante l’Ultima Cena, posto dietro l’altare della chiesa dell’Adorazione e firmato da Trento Longaretti (1916-2017), il soggetto preso a ispirazione per la nuova composizione, a firma di Alberto Cara, con i quattro saxofoni. È la prima volta che una creazione del maestro di Treviglio, figura d’artista conosciuto e apprezzato a livello internazionale, allievo di Aldo Carpi a Brera e poi direttore per lunghi anni della scuola dell’Accademia Carrara di Bergamo, viene trasposta in musica.

Il secondo brano in prima esecuzione assoluta della serata è stato invece commissionato a Gianfranco Gioia, che ha voluto rendere, attraverso il suono di quattro sassofoni, il mistero eucaristico. Insomma, un incarico da far tremare i polsi.

Ingresso con offerta libera. Prenotazione obbligatoria (posti limitati) al 388.5863106.