Pinguini Tattici Nucleari, un anno in un “Ahia!”: bilancio del 2020 tra difficoltà e ironia
Un Ep in uscita venerdì 4 dicembre. Giovedì 3, ore 21.15, esibizione televisiva a X Factor. Due frontman da Albino in prima serata, dunque: oltre al cantante Riccardo Zanotti, la trasmissione annovera tra gli ospiti Alberto Ferrari dei Verdena
Il titolo del nuovo Ep dei Pinguini Tattici Nucleari, band bergamasca dal tiro ormai nazionale, sembra un incrocio tra il meglio del Futurismo e la normalità della Pop Art. Esce il 4 dicembre e si chiama “Ahia!” (pubblicato dalla Sony), come il titolo del primo romanzo del cantante della band Riccardo Zanotti, pubblicato il mese scorso da Mondadori. Un album nato nel pieno del lockdown della scorsa primavera, in un anno comunque fortunatissimo per il gruppo bergamasco (terzo posto a Sanremo con il brano “Ringo Starr”, doppio platino, e una collezione di riconoscimenti e primi posti in classifica). Anticipato dai singoli “La storia infinita” e “Scooby Doo”, prende questo titolo proprio per rappresentare i cazzotti piazzati dal 2020 al genere umano.
Molti temi del disco rimandano agli argomenti del romanzo, spiega Zanotti: «Le relazioni figli-genitori, il discorso sulle maschere e le apparenze, ma anche storie nate da semplici immagini di vita. Un brano l’ho scritto dopo aver osservato una ragazza sul tram». Band sicuramente tra le rivelazioni di questo 2020, si sentono cresciuti, ma sempre con i piedi per terra: «È stato un anno paradossale, ricco di successi perché ci siamo confrontati con il mondo del mainstream, del pop, ma la nostra ragion d’essere è la musica live, salire sul palco ed esprimere noi stessi, non vediamo l’ora di suonare in quei palazzetti». La band è inoltre ospite della semifinale della nuova edizione di X Factor 2020, il 3 dicembre su Sky Uno e Now TV a partire dalle 21.15. Nella stessa serata c’è anche un altro frontman da Albino, come Zanotti, a X Factor: Alberto Ferrari dei Verdena.
La vera musica dal vivo, però, è stata spenta. «All’inizio ci siamo arrabbiati, non capivamo la gravità dell’emergenza - ha detto Zanotti al Corriere della Sera Bergamo -. Ma noi veniamo da Alzano, Pedrengo, Arcene, Albino, Bergamo e il sentimento di rabbia è andato subito via. Abbiamo vissuto più dissacrazioni che consacrazioni nel nostro percorso artistico. Dobbiamo ancora dimostrare quello che valiamo, ce la dobbiamo sudare. Questo ci fa sentire ancora più uniti, ma ci viene anche più fame, aspettiamo trepidanti di tornare sul palco».