Venerdì 28 e sabato 29

Poker di nomi di peso per il fine settimana dei concerti in città

Si attraversano epoche e generi, al Lazzaretto e in piazzale degli Alpini, con i Jethro Tull, Edoardo Bennato, Francesca Michielin e Rosa Chemical

Poker di nomi di peso per il fine settimana dei concerti in città
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Una due giorni fitta di concerti di peso, quella di venerdì 28 e sabato 29 luglio in città. Un’offerta trasversale tra epoche e generi, capace di incontrare i gusti di molti, se non di tutti.

Andiamo in ordine cronologico. Venerdì in piazzale degli Alpini c’è Edoardo Bennato, che non ha bisogno di presentazioni: i suoi maggiori successi sono parte integrante della memoria canora degli italiani. Con grinta e passione proporrà un concerto ad alto contenuto rock e blues: un’esperienza emozionale con brani e melodie che sono appunto entrati a far parte del nostro immaginario collettivo, a cui sarà difficile resistere. Ad affiancarlo sul palco ci sarà la BeBand, la formazione storica che lo segue da anni, composta da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso) e Roberto Perrone (batteria).

Sempre venerdì, ma al Lazzaretto, sul palco sale Francesca Michielin. Dopo una primavera di emozionanti sold-out, la cantautrice e polistrumentista fa tappa a Bergamo con il suo nuovo tour estivo. Proporrà i brani di “Cani Sciolti” - il nuovo progetto discografico pubblicato il 24 febbraio per Columbia Records/Sony Music Italy - e i grandi successi che l’hanno resa una delle artiste più apprezzate della scena contemporanea italiana. In apertura Filo Vals, classe 1996, un artista italiano dall’anima internazionale.

Sempre al Lazzaretto, ma sabato, arrivano i Jethro Tull, leggendaria band britannica guidata da Ian Anderson. Sarà l’occasione per portare dal vivo, oltre ai brani più significativi della loro discografia, anche quelli contenuti nel nuovo album uscito il 21 aprile per InsideOutMusic/Sony, “RökFlöte”, il 23esimo della loro carriera. Dopo “The Zealot Gene” del 2022, il primo album della band in due decenni, Anderson e la band hanno bissato con un disco di 12 tracce basato sui personaggi e sui ruoli di alcune delle principali divinità dell’antico paganesimo norreno, esplorando allo stesso tempo il “RökFlöte” - flauto rock - che hanno reso iconico.

E ancora sabato, ma di ritorno in piazzale degli Alpini, ecco Rosa Chemical, all’anagrafe Manuel Franco Rocati. Ha conquistato il doppio Disco di Platino con “Made in Italy”, brano con cui lo scorso febbraio ha gareggiato al Festival di Sanremo per la prima volta. In un post su Instagram, l’artista ha raccontato il senso di inadeguatezza che ha provato il giorno prima dell’uscita della canzone e, quindi, dell’esibizione su uno dei palchi più importanti d’Italia (quello del Teatro Ariston). «Avevo paura di non essere abbastanza per buttarmi in una cosa che percepivo come molto più grande di me - ha confessato -. Non ho dormito per giorni e quella sera non riuscivo a smettere di piangere. Oggi sono felicissimo».

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