Quando Bepo Cattaneo di Casnigo era Kel e recitava in televisione con Patty Pravo
Nel periodo di Woodstock, dei Beatles e dei Rolling Stones, Giuseppe Cattaneo incise un 45 giri di discreto successo: «Un disco che tanti in paese conservano». Fu trampolino di lancio per il cinema e le fiction televisive
di Giambattista Gherardi
Erano gli anni dell’uomo sulla Luna e del Festival di Woodstock, l’epoca ruggente in cui le “canzonette” all’italiana venivano insidiate dalla “British Invasion” di Beatles, Rolling Stones, Who e compagnia… cantante. Negli anni ’60 c’era tempo e voglia di sognare anche nell’operosa Valle Seriana e in Val Gandino, dove il ritmo sincopato era quello dei telai, mentre la batteria delle orchestrine animava balere e ritrovi giovanili. In quel contesto nacque l’esperienza di un cantante bergamasco che in queste settimane ha celebrato i 50 anni dall’incisione di un 45 giri di discreto successo: Giuseppe Cattaneo di Casnigo, per tutti Kel.
«Kel - spiega Giuseppe - era un nome d’arte scelto seguendo la moda del tempo, che preferiva pseudonimi brevi e anglofoni (basti l’esempio di Mal, che tutti ricordiamo per Furia cavallo del West, ndr). Allora incidere un disco era un’impresa non certo facile e, soprattutto, estremamente costosa».
Erano gli anni del vinile, delle sale d’incisione e, possibilmente, del “buona la prima”. Giuseppe nel 1969 fu fra i premiati a Milano al Concorso Nazionale per Voci Nuove, nell’ambito della Fiera delle Canzoni Italiane. In quell’anno Kel si impose anche nella “Canzonissima” che si teneva a Selvino il giorno di Natale e dove, negli anni successivi avrebbe sempre ottenuto ottimi piazzamenti sul podio. A Milano Giuseppe cantò “Se ne va”, un brano scritto dall’amico di sempre Dario Franchina, anima del volontariato casnighese che purtroppo se ne è andato per davvero e troppo presto, un anno fa. La barba autorevole e alla moda di Giuseppe (oggi trasformata in quella bianca e saggia del “Bepo” che tutta Casnigo conosce) e soprattutto la sua voce e il suo talento, non sfuggirono al maestro Angelo Comis (autore della musica di “Se ne va”), direttore artistico di una casa discografica. Comis sostenne Kel nell’incisione-premio. Nacque così il 45 giri “Per una volta ancora”, che sul lato B proponeva “Ricorderò”. «È un disco che tanti a Casnigo conservano - aggiunge Cattaneo - e la cui distribuzione iniziò esattamente 50 anni fa, nel gennaio del 1970».
Il successo ottenuto nel mondo della canzone fu ideale trampolino di lancio per Giuseppe anche nel mondo della cinematografia e delle fiction televisive. Girò innumerevoli produzioni (erano gli anni dei teleromanzi), fra cui anche il celebre sceneggiato tv del 1972 “A come Andromeda”. Cattaneo fu attore nelle scene girate da Nicoletta Strambelli (Patty Pravo). «Fu un’esperienza importante - racconta - e io dovevo impersonare un assistente di laboratorio nelle scene in cui Patty Pravo impersonava Andromeda in una sorta di macchinario futuristico, preso a prestito dalla produzione presso la Carlo Erba di Milano. Conservo ancora la foto a colori pubblicata da una rivista, con lei in primo piano e io a lato. Girammo diverse scene, ma dopo un mese la Pravo abbandonò per qualche dissidio. Fu necessario girare nuovamente tutte le scene (con giornate anche di dieci ore sul set) con una nuova attrice, Nicoletta Rizzi».
Negli anni Cattaneo divenne richiesto caratterista per molte realizzazioni che andavano per la maggiore...